Il Future Ftse Mib ha registrato una crescita dello 0,2% ieri raggiungendo i 32755 punti, con oscillazioni tra 32570 e 32845 durante la sessione. Nel frattempo, il Dow Jones Industrial Average ha visto una serie positiva di quattro mesi, un risultato che non si vedeva dal maggio 2021, mentre l'S&P 500 è salito di oltre il 4,5% nel corso del mese di febbraio, portando il guadagno dall'inizio dell'anno a circa il 6,8%.
Prima dell'apertura dei mercati, gli investitori hanno analizzato i nuovi dati sull'inflazione provenienti dal Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti, che hanno mostrato un aumento dell'indice dei prezzi delle spese per consumi personali dello 0,3% rispetto al mese precedente, in linea con le stime del consenso.
Nonostante i dati pubblicati, le previsioni di base del FOMC non hanno subito modifiche. Le aspettative del mercato rimangono stabili, prevedendo il primo taglio dei tassi a luglio, con un totale di 50 punti base di tagli nel 2024 e ulteriori 50 punti base nel 2025. Il deflatore PCE statunitense, indicatore chiave dell'inflazione, è aumentato del +2,40% su base annua a gennaio, in leggera decelerazione rispetto al +2,60% registrato a dicembre 2023, in linea con le previsioni.
Il dato core, al +2,80%, è in linea con il consenso, mostrando un leggero rallentamento rispetto al +2,90% di dicembre. Le nuove richieste di sussidio di disoccupazione sono leggermente aumentate a 215.000 rispetto alle 202.000 della settimana precedente, con il consenso fissato a 210.000. Nel frattempo, il reddito personale è cresciuto più del previsto a gennaio, registrando un +1% su base annua rispetto al +0,3% di dicembre, in linea con il consenso del +0,4%.
Il future Ftse Mib ha mantenuto una tendenza laterale dopo il massimo registrato il 23 febbraio a 32805 punti. Il trend rialzista non mostra attualmente segnali di debolezza, mantenendosi al di sopra del supporto a 32550 circa, dato dal lato alto del canale crescente disegnato dai minimi di marzo 2023, una linea che è stata superata al rialzo il 22 febbraio e ora funge da supporto.
Eventuali discese al di sotto di 32550 potrebbero indicare un primo segnale di debolezza, da confermare con la violazione dei 32220 punti (base del gap del 22 febbraio) per prospettare discese verso area 31700 almeno. Al contrario, sopra i 32850 punti il target sarebbe a 33350.
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