I mercati sono estremamente pessimisti
Il sondaggio periodico di Bank of America tra i gestori di fondi ha dato risultati sconfortanti per il mese di luglio: le attese sono infatti ai minimi storici per quello che riguarda la crescita economica globale e l'andamento degli utili aziendali.
Come conseguenza di queste aspettative la presenza sui mercati azionari è sui livelli più bassi dall'ottobre del 2008.
I mercati sono estremamente pessimisti.
L’esempio del 2008
Ad ottobre del 2008 l'indice S&P500 era in piena accelerazione ribassista, il mese di ottobre si concluse in quell'anno a 969 punti, molto lontano dai massimi di ottobre 2007 a 1576 punti. Quelli che poi si sarebbero dimostrati i minimi, toccati a marzo del 2009 a 667, non erano poi così lontani, o almeno è lecito affermare che con il pessimismo dei gestori ai massimi l'indice aveva già percorso buona parte di quello che sarebbe stato il ribasso totale.
Del resto non è una novità, quando tutti giurano che il mercato possa solo salire è di solito il momento di scappare, viceversa quando nessuno vuole più comprare nemmeno sotto minaccia di morte è proprio quello il momento di entrare.
Essere prudenti non vuol dire scappare
Attenzione, non stiamo affermando che sia già adesso opportuno attivarsi con strategie rialziste, tuttavia è forse opportuno invece non distrarsi troppo ed essere pronti ad accogliere i primi segnali di ripresa che dovessero emergere perchè potrebbe trattarsi anche di una vera ripartenza.
Di solito le fasi correttive ritracciano tra la metà e i due terzi del movimento precedente, nel caso dell'S&P500 questo vorrebbe dire vedere l'indice scendere tra i 3500 e i 3100 punti circa (il riferimento sono i minimi di marzo 2020) per poi tentare la costruzione di una base dalla quale tentare un rimbalzo.
Reazioni precedenti il raggiungimento di quei supporto sarebbero da guardare con sospetto e potrebbero dimostrarsi solo una fase intermedia nell'ambito di una struttura ribassista complessa.
Attenzione ai catastrofisti
Inoltre non è nemmeno scontato che una reazione disegnata tra i 3100 e i 3500 punti si dimostri quella buona, a volte infatti i prezzi testano più volte un supporto rilevante (è così che nascono i doppi e i tripli minimi e i testa spalle) prima di decidersi finalmente a ripartire.
Se lo S&P500 dovesse scendere sotto area 3500/3600 è prevedibile che si scateni una nuova ondata mediatica di commenti catastrofisti, di analisi che vedono un altro 50% di ribasso prima di toccare il fondo e simili.
Ecco, quando questo dovesse accadere sarà proprio il momento di drizzare le antenne ed andare a caccia di occasioni.
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