La Borsa di New York ha avviato la seduta in territorio positivo, sostenuta dalla revisione al rialzo del Pil del secondo trimestre. Il Dow Jones ha registrato un aumento dello 0,6%, mentre l'S&P 500 e il Nasdaq Composite sono cresciuti entrambi dello 0,3%. Tra i titoli di rilievo, Nvidia ha visto una flessione del 4%. Nonostante il raddoppio di utili e ricavi nel secondo trimestre, l'azienda ha affrontato difficoltà nella produzione del nuovo chip per l'intelligenza artificiale, Blackwell, costringendola a modifiche nel design e a mettere da parte 908 milioni di dollari. I ricavi sono aumentati del 122% su base annua, ma sono cresciuti solo del 15% rispetto al trimestre precedente, con vendite di chip per data center in calo.
HP, al contrario, ha registrato un incremento del 5%. La società ha annunciato risultati del terzo trimestre con profitti netti in calo da 766 milioni di dollari a 640 milioni. L'eps rettificato è stato di 83 centesimi, inferiore agli 86 centesimi attesi. I ricavi sono aumentati da 13,20 a 13,59 miliardi, superando le previsioni degli analisti. Inoltre, HP ha comunicato l'approvazione di un ampliamento del programma di riacquisto di azioni proprie, portando il totale a 10 miliardi.
Dal punto di vista macroeconomico, il prodotto interno lordo nel secondo trimestre 2024 è cresciuto del 3,0% su base sequenziale annualizzata, in aumento rispetto all'1,4% precedente e superiore alla prima lettura del 2,8%. Questo segna l'ottava espansione consecutiva, dopo la contrazione dello 0,6% nel secondo trimestre 2022. Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione sono diminuite a 231.000 unità, rispetto alle 233.000 precedenti e sopra le attese di 230.000.
Le scorte all'ingrosso sono aumentate dello 0,3% a luglio, in linea con le aspettative, mentre il deficit commerciale di beni è salito a 102,7 miliardi di dollari, in aumento rispetto ai 96,6 miliardi di giugno. Le esportazioni sono rimaste sostanzialmente invariate a 172,9 miliardi, mentre le importazioni sono aumentate a 275,6 miliardi. Infine, la National Association of Realtors ha riportato che l'indice delle compravendite di abitazioni in attesa del closing ha registrato un calo del 5,5% rispetto al mese precedente e dell'8,5% su base annua, segnando un'inversione rispetto ai dati di giugno.
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