I bonus edilizi permettono di risparmiare non solo su interventi come la ristrutturazione e l'efficientamento energetico, ma anche su lavori più semplici, come la sostituzione delle vetrate.
il caso del bonus vetri, una detrazione fiscale prevista per tutti quegli interventi pensati per migliorare le proprie finestre a livello acustico e non solo.
Vediamo però cos'è e come funziona questo bonus, quanto permette di risparmiare e soprattutto come richiederlo.
Per saperne di più in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di Maurizio Della Porta.
Bonus vetri: cos'è e come funziona
Ufficialmente il "bonus vetri" non è un'agevolazione autonoma come l?Ecobonus o il Superbonus. Si tratta in realtà di un'opzione di spesa contemplata nel bonus ristrutturazione.
Come chiarito da Fisco Oggi, la rivista online dell?Agenzia delle Entrate, l?articolo 16-bis del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (T.U.I.R.) prevede tra gli interventi detraibili con i bonus edilizi anche "quelli finalizzati al contenimento dell?inquinamento acustico" (lettera g, comma 1). Come ad esempio la sostituzione dei vetri degli infissi.
Grazie al bonus vetri, il contribuente potrà non solo migliorare il contenimento dell'inquinamento acustico, ma anche potenziare l'isolamento termico (se si installano dei vetri stratificati), nonché migliorare la sicurezza (installando dei vetri antisfondamento).
Attenzione però. Il bonus vetri non copre tutte le spese, ma solo una parte. Anche perché l'importo detraibile varia in base alla tipologia di immobile.
Bonus vetri: a quanto ammonta l'agevolazione nel 2025
Dato che il bonus vetri rientra in quello per la ristrutturazione, la detrazione può arrivare fino al 50% per le spese sostenute nella sostituzione delle vetrate.
Ma solo nel caso di immobili adibiti a "prima casa".
A seguito delle modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 per agevolazioni fiscali come il bonus ristrutturazione, anche il bonus vetri prevede la doppia aliquota in caso di prime e seconde case.
In breve, per gli interventi sulle prime case è possibile detrarre fino al 50%, mentre per quelli sulle seconde case l?aliquota è del 36%.
Anche i massimali di spesa cambiano a seconda della tipologia di immobile. Per le "prime case" la spesa massima consentita è di 96mila euro, mentre per le "seconde" è di 48mila euro.
A conti fatti, con il bonus vetri si potranno risparmiare fino a 48mila euro, nel caso di lavori su prime case. Altrimenti solo 17.220 euro, nel caso di interventi su seconde case. In pratica la spesa finale andrebbe dai 48mila euro ai 69.780 euro.
Le stesse percentuali si applicano anche nel caso in cui la sostituzione dei vetri contribuisca all?efficienza energetica dell?edificio.
Bonus vetri: come richiederlo nel 2025
Per ottenere il bonus vetri nel 2025, il contribuente dovrà indicare le spese sostenute per la sostituzione delle vetrate nella Dichiarazione dei Redditi (Modello 730 o Redditi).
Il bonus vetri (così come il bonus ristrutturazione) è suddiviso in dieci quote annuali di pari importo, da detrarre dall?IRPEF in sede di dichiarazione.
Come precisa sempre Fisco Oggi, per poter usufruire dell'agevolazione, sarà necessario "possedere idonea documentazione (scheda tecnica del produttore) che attesti l?abbattimento delle fonti sonore interne o esterne all?abitazione, nei limiti fissati dalla normativa", ovvero la legge n. 447/1995.
inoltre richiesto che ogni spesa sia stata sostenuta tramite un metodo di pagamento tracciabile, come il bonifico parlante. Non si potrà richiedere la detrazione se i pagamenti sono stati effettuati con assegni o in contanti.