Bonus ristrutturazione, anche nel 2025 puoi averlo per il box auto: ecco come

Niccolò Mencucci Niccolò Mencucci - 17/03/2025 10:15

Bonus ristrutturazione, anche nel 2025 puoi averlo per il box auto: ecco come

Non solo per l'efficientamento e la ristrutturazione: la detrazione IRPEF per il recupero del patrimonio edilizio è prevista anche quest'anno per tutto quello che riguarda box e posti auto.

Grazie a questa opzione i contribuenti possono risparmiare anche nel 2025 sulle spese relative al parcheggio auto, a patto che siano rispettati tutti i requisiti previsti dalla normativa.

Vediamo come sfruttare il bonus ristrutturazione 2025 per il box auto e quali sono i requisiti necessari per ottenerlo.

Per saperne di più in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di Pianeta Design.

Bonus ristrutturazione 2025 per box auto: cos'è e come funziona

Stando all'articolo 16-bis comma 1, lettera d) del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR), il bonus copre non solo gli interventi di ristrutturazione su immobili e condomini, ma anche le spese relative ai box auto pertinenziali.

Come specificato dall'Agenzia delle Entrate nella sua pagina ufficiale, l'agevolazione è concessa per l?acquisto di box e posti auto pertinenziali già realizzati dall?impresa costruttrice (limitatamente alle spese di costruzione imputabili).

E anche per la realizzazione ex novo di parcheggi, comprese autorimesse o posti auto a proprietà comune, "purché vi sia un vincolo di pertinenzialità con una unità immobiliare abitativa".

Per la cronaca, il "vincolo di pertinenzialità" prevede che il box sia destinato in modo permanente a servizio o a complemento dell?abitazione. E che debba essere situato nelle vicinanze dell?abitazione principale.

Attenzione, però. Sempre l'Agenzia precisa che il bonus ristrutturazione non spetta "se il box auto è venduto dall?impresa proprietaria di un edificio che ha effettuato l?intervento di ristrutturazione dell?immobile ad uso abitativo con cambio di destinazione d?uso".

Invece, l'agevolazione è prevista nel caso di acquisto contemporaneo di casa e box con unico atto notarile, ma solo per le spese di realizzazione del box.

Bonus ristrutturazione 2025 per box auto: come averlo

Essendo una detrazione fiscale, il bonus ristrutturazione per box auto va richiesto in sede di Dichiarazione dei Redditi, compilando i righi da E41 a E43 del Quadro E.

Inoltre è necessario conservare tutta la documentazione relativa alle spese sostenute.

Nel caso dell?acquisto del box auto, i documenti richiesti sono l?atto di acquisto o il preliminare di vendita "dal quale risulti la pertinenzialità", precisa sempre l'Agenzia. Più la dichiarazione del costruttore, in cui dovranno essere indicati i costi di costruzione sostenuti.

Mentre per quanto riguarda la costruzione del box pertinenziale, bisognerà conservare documenti quali la concessione edilizia (da cui risulti sempre il vincolo di pertinenzialità).

In entrambi i casi è obbligatoria la presentazione di uno o più bonifici bancari o postali relativi ai pagamenti effettuati.

In loro mancanza, come spiega l'Agenzia nella circolare n. 43/E del 18 novembre 2016, si potrà usufruire comunque del bonus ristrutturazione.

Ma solo alle seguenti condizioni. Nel caso di acquisto, l?atto notarile dovrà riportare in modo chiaro le somme corrisposte all?impresa venditrice del box pertinenziale.

Mentre in caso di nuovo box, servirà non solo la certificazione sul costo di realizzazione del posto auto, ma anche una dichiarazione sostitutiva di atto notorio in cui il venditore "attesti che i corrispettivi accreditati a suo favore sono stati inclusi nella contabilità dell?impresa".

Bonus ristrutturazione 2025 per box auto: a quanto ammonta

Anche nel caso di acquisto o costruzione di box auto, il bonus ristrutturazione prevede le stesse aliquote previste per gli interventi edilizi principali.

Se il box auto è pertinenza di un'abitazione principale (ovvero una "prima casa"), il bonus copre il 50% delle spese sostenute fino al 31 dicembre 2025, con un massimale di spesa di 96mila euro.

Nel caso in cui l'abitazione di riferimento sia una "seconda casa", il bonus ammonta al 36%, con massimale di 48mila euro.

Salvo nuove disposizioni, dal 2026 al 2027 la detrazione sarà ridotta al 36% per le prime case e al 30% per le seconde case. A partire dal 2028 in tutti i casi la detrazione sarà pari a 30%, con una spesa massima di 48 mila euro.

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