Bonus ristrutturazione al 50% anche nel 2025: l'ultima mossa del Governo

Niccolò Mencucci Niccolò Mencucci - 15/10/2024 09:15

Bonus ristrutturazione al 50% anche nel 2025: l'ultima mossa del Governo

Il sipario non è ancora sceso per il bonus ristrutturazione, l'agevolazione che dovrebbe passare dal 50% al 36% dal 1 gennaio 2025.

L'Esecutivo sta infatti cercando di confermare quest'agevolazione con la sua attuale percentuale, appunto quella al 50%. Per evitare però ulteriori costi, probabilmente il bonus sarà accessibile dal prossimo anno solo ad alcune famiglie.

Vediamo come il Governo vuole "salvare" il bonus ristrutturazione, e a quanto ammonterebbe il risparmio per le famiglie beneficiarie.

Per saperne di più in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale del Commercialista Allievi.

Bonus ristrutturazione al 50% anche nel 2025: l'ultima mossa del Governo Meloni

Dal Governo Meloni arriva una proposta che per molti contribuenti sarà un vero e proprio sollievo.

Stando all'ultima dichiarazione del viceministro all?Economia, Maurizio Leo, dal 1 gennaio 2025 l'aliquota del bonus ristrutturazione potrebbe rimanere al 50%, invece di passare al 36%.

Finalmente una bella notizia! E anche inaspettata, visto che fino ad oggi tutti i contribuenti erano sicuri che il bonus ristrutturazione sarebbe stato riportato alla percentuale originaria del 36% a partire dal 1 gennaio 2025.

Invece il Governo sta studiando la proroga del bonus ristrutturazione per garantirlo anche nel 2025 al 50%.

Una proproga che, però, potrebbe essere limitata solo a chi vuole ristrutturare la propria abitazione residenziale, ovverosia la prima casa.

Alla stregua quindi dell'Ecobonus, che per il prossimo anno dovrebbe essere disponibile solo per le prime case, stando a quanto dichiarato tempo fa dalla premier Meloni.

Ma la domanda sorge spontanea: quanto si potrebbe risparmiare con il ritorno dell'aliquota al 50%?

Bonus ristrutturazione al 50%, a quanto ammonterebbe il risparmio

Rispetto a quanto raccontato in precedenza, la nuova proposta del Governo potrebbe prevedere un risparmio molto più contenuto.

E questo per il fatto che, come sottolineato da Money.it, il viceministro Leo ha, sì, parlato di una proroga ma solo per quanto riguarda l'aliquota.

Nei bonus edilizi c'è sempre un altro parametro importante da tenere conto, ovvero il massimale di spesa, col quale si può determinare il credito fiscale a favore del contribuente.

Non avendo la conferma di quale massimale sarà confermato per il 2025, possiamo solo stimare a grandi linee l'effettivo risparmio fiscale.

Se venisse confermato il massimale originario (96mila euro), si avrebbe almeno 48mila euro di risparmio assicurato.

Altrimenti, se venisse invece dato a intendere che il massimale del bonus ristrutturazione nel 2025 sarà di 48mila euro, il risparmio massimo sarebbe di soli 24mila euro.

Comunque molto più alto rispetto a quello che si sarebbe prospettato dal 1 gennaio con l'aliquota del 36%, ovvero 17.280 euro.

Bonus ristrutturazione al 50% per il 2025, ma per gli altri anni?

Sappiamo qualcosa in più sul futuro del bonus ristrutturazione nel 2025, ma per gli altri anni ancora tutto è avvolto dalla nebbia.

Non si sa ancora se il Governo confermerà in via definitiva lo scatto previsto per le annate 2028-2033, in cui il bonus ristrutturazione sarà disponibile solo al 30%.

Una percentuale inedita, che però fa bene intendere come il Governo stia cercando di spalmare il credito fiscale su più anni. Così facendo, l'Esecutivo potrà alleggerire i Bilanci, in modo da introdurre ulteriori misure a favore dei contribuenti.

Ma allora perché confermare il bonus ristrutturazione al 50%? In questo modo il credito fiscale a carico dello Stato tornerebbe ad aumentare, se ogni contribuente dovesse richiedere 48mila euro per i lavori della propria abitazione.

Probabilmente questa soluzione è stata messa sul tavolo per evitare che una riduzione dell'aliquota potesse danneggiare indirettamente l'intero reparto dell'edilizia, e ridurre così la crescita del PIL.

Il problema è che, a prescindere, la coperta rimane comunque corta anche per operazioni come queste. Infatti c'è da chiedersi quali saranno le coperture per un "revival" del bonus ristrutturazione nel 2025.

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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