Tutti possono richiedere il bonus ristrutturazione 2024? Anche chi non proprietario dell'immobile? Questa sostanzialmente la domanda che stata recentemente posta all'Agenzia delle Entrate.
E immediata la risposta, con tanto di apposita Comunicazione per chiarire una volta per tutte le condizioni entro cui possibile richiedere il bonus, probabilmente in scadenza definitiva quest'anno.
Vediamo insieme, oltre alla storia in questione, quali sono gli altri casi in cui possibile richiederlo,
Per saperne di pi in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale del Geometra Danilo Torresi.
Bonus ristrutturazione 2024 anche per i non proprietari: il caso
Prima di andare a vedere la risposta dell'Agenzia delle Entrate, facciamo un piccolo sunto della vicenda portata davanti all'Erario.
La storia riguarda il proprietario di un terreno che ha richiesto all'ente comunale il permesso per alcuni interventi:
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la demolizione e ricostruzione di un fabbricato collabente,
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l'aumento volumetrico e cambio di destinazione d?uso da realizzarsi sul terreno adiacente.
In sede di richiesta, emerso un importante dubbio sull'effettiva possibilit di accedere alla misura, dato che l'istante s proprietario del terreno, ma non dell'edificio collabente.
Proprio in sede di richiesta integrativa della documentazione, riporta la prima parte della Risposta AdE, l'istante dichiara di:
"[...[ non aver acquistato la propriet del fabbricato collabente avendo acquistato i diritti edificatori connessi allo stesso [...] e di avere titolo per eseguire la demolizione del fabbricato collabente in base al titolo abilitativo del Comune [e] in forza del contratto di compravendita nel quale i venditori hanno prestato il loro consenso espresso al successivo intervento di demolizione [...]".
Potr dunque, in una situazione del genere, risultare idoneo per la detrazione al 50% prevista dagli articoli 121 del Dl 34/2020 e dal decreto legge 11/2023, appunto il bonus ristrutturazione 2024?
Per l'Agenzia delle Entrate la risposta s.
Bonus ristrutturazione 2024 anche per i non proprietari: la risposta dell'Agenzia
Come riporta la risposta 112/2024, l'Agenzia delle Entrate ha dato parere positivo alla domanda dell'istante, visto che, secondo l'interpretazione dell'Agenzia, per l'accesso del bonus devono esserci queste due condizionalit:
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avere il consenso del proprietario;
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avere un atto che stabilisca la detenzione dell?immobile, atto che deve risultare esistente sia all?avvio dei lavori sia mentre si sostengono le spese.
Nel caso del nostro istante, egli ha sia il consenso dei venditori in forza del contratto di compravendita (primo punto) che i diritti edificatori (secondo punto).
Pertanto, in questa particolare condizione, il bonus ristrutturazione 2024 accessibile, ovviamente per gli interventi previsti dalla normativa, come quelli di:
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manutenzione straordinaria,
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restauro e risanamento conservativo,
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ristrutturazione edilizia.
Sono esclusi pertanto gli interventi di nuova costruzione, mentre quelli che prevedono incrementi di volumetria sono accettati.
Purch siano atti a promuovere interventi di rigenerazione urbana e sempre nei casi espressamente previsti dalla legislazione vigente o dagli strumenti urbanistici comunali.
Bonus ristrutturazione 2024, a chi spetta oltre al proprietario
Oltre a questo particolare caso, da tempo l'Agenzia delle Entrate ha precisato quali siano le tipologie di richiedenti che possono richiedere il bonus ristrutturazione 2024.
Al di fuori dei proprietari degli immobili oggetto dell?intervento, la richiesta pu essere eseguita anche da questi altri soggetti, purch siano contribuenti IPREF residenti (o meno) nel territorio dello Stato, e a patto che sostengano le spese di ristrutturazione:
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titolari di diritti reali/personali di godimento sugli immobili,
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familiari conviventi con il possessore o il detentore dell?immobile oggetto dell?intervento,
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Nel caso dei familiari conviventi, sono considerati tali soggetti come il coniuge, componente dell?unione civile, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado.
Per quanto riguarda la specifica "more uxorio", questa valida ai fini del bonus solo per le spese sostenute a partire dal 1 gennaio 2016.
Ricordiamo per che il bonus in questione disciplinato da un decreto che, in assenza di proroghe, scadr il 31 dicembre 2024.
Dal 1 gennaio 2025 torneranno in vigore le disposizioni dell'art.
16-bis del TUIR, almeno fino al 2027: dal 2028 al 2033 la percentuale sar ancora pi bassa, dato che passer dal 36% originario al 30%.