Bonus mobili 2024 anche per caldaie, stufe e camini. Ma con questi requisiti

09/03/2024 12:53

Bonus mobili 2024 anche per caldaie, stufe e camini. Ma con questi requisiti

Il bonus mobili 2024 non riguarda solo i mobili. Da tempo noto che pu andare a coprire anche le spese relative agli elettrodomestici e a particolari dispositivi, termici soprattutto.

Pochi infatti sanno che il bonus mobili 2024 pu riguardare caldaie, stufe e addirittura camini.

E se sei sfortunato e non puoi richiederlo, non c' problema, perch le alternative non mancano.

Vediamo infatti come funziona il bonus nel caso dell'acquisto di dispositivi come caldaie, stufe o addirittura camini veri e propri.

E cosa fare se si risulta esclusi da questo specifico bonus.

Se vuoi saperne di pi in merito all'argomento, ti suggerisco di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale Perlage Immobiliare Real Estate.

Bonus mobili 2024 anche per caldaie, stufe e camini

Come riporta la stessa guida dell'Agenzia delle Entrate (aggiornata a gennaio 2023), il bonus mobili 2024 non copre solo le spese relative all'acquisto di grandi elettrodomestici quali lavatrici, forni, congelatori e altro.

Ma anche di dispositivi adibiti per il riscaldamento, come caldaie e stufe.

Purtroppo, particolarit di questo bonus il fatto di essere legato a doppio filo con un'altra agevolazione, quella della Ristrutturazione.

Proprio per questo, l'accesso al bonus mobili al 50% consentito solo se si provvede a eseguire sul proprio appartamento o parte comune di un condominio i cosiddetti interventi di "manutenzione straordinaria".

Sono infatti quelli finalizzati all?utilizzo di fonti rinnovabili di energia, e cos all'installazione di impianti di climatizzazione, con annessa la sostituzione di quella precedente.

Per avere una stufa o una caldaia coperta dal bonus:

  • ?

    la stufa dovr essere a pellet;

  • ?

    la caldaia va sostituita, in quanto componente essenziale dell?impianto di riscaldamento.

In alternativa al pellet, o alla stufa in s, l'agevolazione prevede anche l'installazione di impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili.

E nel caso della caldaia, si pu integrare con un impianto di climatizzazione invernale ed estiva a pompa di calore.

Per quanto riguardano i camini, meglio affidarsi direttamente al bonus ristrutturazione in s.

Anche perch il bonus mobili copre sempre il 50%, ma con un massimale di spesa di 5.000 euro, mentre quello per la ristrutturazione quest'anno ha un massimale di 96.000 euro.

Bonus mobili 2024, come richiederlo per caldaia, stufa e camino

La richiesta del bonus mobili 2024 avviene tramite Dichiarazione dei Redditi (Modello 730 o Persone Fisiche), riportando al Quadro RP, Sezione III (C) le spese sostenute per l'acquisto di elettrodomestici o, nel nostro caso, di stufe caminetti e caldaie.

Facendo attenzione a conservare, in caso di accertamento, i seguenti documenti:

  • ?

    ricevuta del bonifico o di avvenuta transazione,

  • ?

    documentazione di addebito sul conto corrente,

  • ?

    fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualit e la quantit dei beni e dei servizi acquisiti.

Se il pagamento disposto con bonifico, non necessario utilizzare quello soggetto a ritenuta, appositamente predisposto da banche e Poste S.p.A. per le spese di ristrutturazione edilizia.

Precisiamo inoltre che per i nostri dispositivi, servir la certificazione ambientale a 4 stelle, ma solo nel caso di sostituzione di un generatore a biomassa esistente.

Altrimenti la certificazione sar a 5 stelle in tutti gli altri casi. Inoltre l'installazione deve essere eseguita da personale qualificato, che deve rilasciare la Dichiarazione di Conformit e l?integrazione del libretto d?impianto, come previsto dall'articolo 4 del decreto n.
186 del 7 novembre 2017.

Altri bonus per la sostituzione di caldaia, stufa o camino

Se non hai modo di accedere al bonus mobili 2024, non mancano comunque le alternative per avere delle agevolazioni su caldaie, stufe e camini.

Una valida alternativa ad esempio l'Ecobonus, che permette di recuperare il 50 o il 65% della spesa, a seconda dell?intervento effettuato.

Nel caso di stufe, camini e caldaie, se gli interventi riguardano la riqualificazione energetica dell'impianto, puoi avere fino al 50% di rimborso.

Sale per al 65% se procedi per la riqualificazione energetica globale dell?edificio, in relazione ad un progetto complessivo di lavoro sull?intero immobile.

Oltre ai requisiti sopracitati, stufa, caminetto o caldaia che sia dovranno avere un rendimento superiore o uguale all?85%. E questo per la detrazione al 50%.

Altrimenti, per quella al 65%, servir anche un attestato di prestazione energetica (APE) e diversi altri documenti specificati nell?apposito vademecum ENEA.

Altrimenti c' il Superbonus, ma quest'anno disponibile solo al 70% e solo per condomini, oltre ai complessi residenziali da 2-4 unit abitative.

In tutti i casi, non si potr procedere al di fuori della detrazione fiscale, salvo deroghe apposite.

Una terza alternativa il Conto Termico, un contributo per la sostituzione di apparecchi inquinanti e obsoleti.

Accreditato direttamente sul conto corrente in meno di due mesi, con rata unica fino a 5000 euro (se superiore, l'accredito viene rateizzato fino a 5 anni), esso varia in base ad alcune caratteristiche della stufa.

Per saperne di pi ti suggerisco di approfondire consultando il sito del GSE.

Fermo restando che l'eventuale richiesta sar comunque online, entro 60 giorni dalla data di conclusione dell?intervento.

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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