A livello di agevolazioni le lavoratrici dipendenti possono richiedere quest'anno non solo il bonus mamma 2024 ma anche l'Assegno Unico.
Due supporti che permettono di portare a casa qualche centinaio di euro, ma in entrambi casi saranno certi requisiti a stabilire l'importo finale.
Per evitare ulteriore confusione, proponiamo una simulazione in grado di calcolare a quanto ammonti il minimo e il massimo a cui possa ambire la lavoratrice sia con il bonus mamma 2024 sia con l'assegno Unico.
Se vuoi saperne di più in merito all'argomento, ti suggerisco di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale della Redazione The Wam.
Bonus mamma 2024 e assegno unico: a quanto ammontano
Novità per le lavoratrici dipendenti, il bonus mamma 2024 prevede l'esonero contributivo dell'IVS a carico del lavoratore, pari a circa il 9,19% della retribuzione lorda annua (RAL).
Una misura a sostegno delle mamme, e che non ha alcuna incompatibilità con l'Assegno Unico Universale.
Altra integrazione per le famiglie con figli a carico, permette di avere un contributo mensile anche in assenza di ISEE.
In entrambi i casi, l'essenziale è avere un figlio o più figli a carico, sotto il proprio tetto.
Riporta il Corriere della Sera, tecnicamente la combinazione bonus mamma + assegno unico dovrebbe riguardare una platea pari a 681 mila lavoratrici madri, su 6,4 milioni di nuclei familiari che ricevono l’assegno unico.
A conti fatti, si potrebbe ambire con l'Assegno Unico a circa 470 euro al mese per ogni figlio, mentre con il bonus mamma si potrebbe arrivare a massimo 3.000 euro all'anno, che al mese sarebbero circa 250 euro in più.
Ma in entrambi i casi la situazione familiare e lavorativa della lavoratrice potrebbero ridurre il beneficio. Per questo conviene fare una simulazione, e vedere i casi più esemplari.
Bonus mamma 2024 e assegno unico insieme: la simulazione degli importi
Per questa simulazione ci siamo affidati al servizio di simulazione INPS per l'AUU.
Dato che il bonus mamma 2024 è previsto per tre anni alle madri con tre figli (se due figli, solo per il 2024), supponiamo di essere una lavoratrice con tre figli a carico minorenni e con uno stipendio medio di 25mila euro.
Se l'ISEE è inferiore a 15mila euro, l'Assegno andrà per ogni figlio a carico da 220 euro (tutti over 3enni e privi di disabilità) a 417 euro (tutti under 1 anno e con disabilità grave).
Per avere il massimale bisognerebbe essere privi di reddito e avere figli non autosufficienti, oltre ad accedere a tutte le maggiorazioni possibili (madre under 21, Art. 4 ecc.).
Del bonus mamme invece il calcolo è più semplice.
Dato che il 9,19% di 25mila euro è circa 2.300 euro, in busta paga il lordo previsto sarebbe di 191 euro. Detratte le imposte (IRPEF, addizionali...), si avrebbe almeno 140 euro in più in busta paga, se non si contano le detrazioni nel calcolo.
Ovviamente questo è il caso di uno stipendio medio. Nel caso di stipendi più alti, ad esempio 40mila euro di RAL all'anno e un ISEE sui 30mila euro, l'AUU andrebbe (per le condizioni precedenti) da 137 euro a 240 euro per ogni figlio.
Mentre per quanto riguarda il bonus mamme 2024, si avrebbe il massimale di 250 euro lordi in più al mese, circa 180 euro netti al mese.
Se invece la lavoratrice ha un reddito intorno a 10mila euro, e un ISEE rasente lo zero, l'AUU andrebbe da 220 a 417 euro.
Ma di contro il bonus mamma sarebbe di soli 919 euro all'anno, circa 76 euro lordi in più al mese, a malapena 50 euro netti in più al mese.
Bonus mamma 2024 e assegno unico, i casi di esclusione
Non sono pochi soldi al mese, anche se si può evincere facilmente come il grosso del profitto venga tutto dall'Assegno Unico, mentre dal bonus mamme al massimo solo 180 euro in più al mese.
E nemmeno per tutti gli anni: se si ha solo 2 figli, la misura è valida solo per il 2024.
Inoltre è bene precisare che "lavoratrice", nel caso del bonus mamme 2024, vale solo per le dipendenti del settore pubblico e privato con contratto a tempo indeterminato.
Non ci sono problemi per il settore, né per il tipo di contratto (se in somministrazione o in apprendistato), né per la tipologia di durata (accedono anche le part-time).
Sono escluse, però, le lavoratrici domestiche o quelle con contratto a tempo determinato.
Nel caso dell'Assegno Unico, la misura è prevista solo se i figli a carico siano minorenni o al massimo 21enni (se ad esempio tirocinanti, universitari o lavoratori a basso reddito).
Il vincolo dell'ISEE riguarda solo gli importi: se superiore a 40mila euro, o assente, viene garantita una minima intorno a 58 euro per figlio.