Bonus infissi 2024, addio all'ipotesi di portarlo al 75%: ecco cosa rimane

01/02/2024 17:43

Bonus infissi 2024, addio all'ipotesi di portarlo al 75%: ecco cosa rimane

Dovremo dimenticarci a breve di un bonus infissi 2024 al 75%.

Il Governo ha dato parere negativo ai vari emendamenti presentate in sede di legge di conversione del decreto Superbonus, su cui si stava valutando l'ipotesi di alzare l'agevolazione al 75% per alcuni interventi riguardanti il bonus barriere architettoniche

Addirittura si valutava di reintrodurre proprio per questo caso le opzioni della cessione del credito e dello sconto in fattura.

Ma cos non andata, pertanto il bonus sar disponibile solo con altre condizioni, e a percentuali pi basse.

Ma vediamo meglio quali erano le proposte, e cosa rimane oggi con le nuove disposizioni.

Se vuoi saperne di pi in merito all'argomento, ti suggerisco di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento a Carlo Pagliai.

Bonus infissi 2024 al 75%: l'ipotesi dell'aumento per questi interventi

Quando parliamo del bonus infissi 2024 ci rivolgiamo non a un effettivo bonus, ma a una possibile copertura fiscale prevista in alcuni bonus, come l'Ecobonus, il bonus ristrutturazione e il bonus barriere architettoniche.

Per avere il bonus infissi al 75%, occorrerebbe richiederlo con quest'ultima agevolazione, che prevede appunto uno sconto fiscale del 75%.

O meglio, prevedeva.

Come stabilito dal decreto Superbonus (Decreto-legge 29 dicembre 2023, n. 212), il bonus infissi non pi coperto dal bonus barriere architettoniche.

Perch non sarebbero pi coperti i lavori riguardanti gli infissi, cos come tutti gli interventi che riguardano anche porte, finestre e serramenti.

Il motivo di questo "aggancio" al bonus dovuto al fatto che prima la norma faceva rientrare ai fini dell'eliminazione delle barriere architettoniche anche i lavori previsti dal decreto del Ministro dei lavori pubblici n.

236 del 14 giugno 1989.

Senza questa "copertura", il bonus infissi 2024 potrebbe tornare disponibile soltanto se richiesto con l'Ecobonus, anche se questo significa doversi accontentare di una detrazione al 50%.

Per tutelare la filiera edilizia specializzata si era tentato di ripristinare il bonus infissi 2024, addirittura riportandolo al 75% con una serie di emendamenti.

Addirittura di riportare in auge le opzioni cancellate precedentemente dal Decreto Blocca Cessioni (DL 11/2023), ovvero la cessione del credito e lo sconto in fattura.

Ma tutte le proposte sono state successivamente bocciate dalla Commissione Finanze. E nei prossimi giorni il Decreto si appresta a essere confermato.

Bonus infissi 2024, come richiederlo oggi

Se fossero stati approvati gli emendamenti, oggi si avrebbe un bonus infissi 2024 simile a quello previsto nel 2023.

Si sarebbe potuto cos sostituire gli infissi, e cos anche porte, finestre e serramenti, godendo di una detrazione del 75%, coperta appunto dal bonus barriere architettoniche.

Ma dato che tutto saltato, oggi per richiedere il bonus infissi 2024, salvo nuove indicazioni da parte del Governo, si pu fare affidamento all'Ecobonus, ma con le sue percentuali. O in alternativa, al bonus ristrutturazioni al 50%.

Altrimenti l'unica opzione quella del bonus barriere architettoniche, che appunto non prevede la copertura per lavori sugli infissi ma solo su:

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    scale,

  • ?

    rampe,

  • ?

    ascensori,

  • ?

    servoscala,

  • ?

    piattaforme elevatrici.

Si aggiunge anche che sar fatto obbligo di presentare un certificato rilasciato da un tecnico abilitato. Sempre dal 2024, i pagamenti devono essere effettuati con un bonifico parlante.

Salvo un ?ravvedimento del Parlamento? nel percorso di conversione (ma si andr ormai al 27 febbraio 2024), al momento il bonus infissi non sar pertanto garantito nella misura stabilita per il 2023, ovvero al 75%.

Bonus infissi 2024, che fine fanno cessione del credito e sconto in fattura

Come stabilito dal Decreto Superbonus, si potr come contribuente richiedere il bonus solo la detrazione IRPEF in Dichiarazione dei Redditi, con ripartizione del credito fiscale in cinque anni.

A meno che non si rientri in queste categorie, e solo per le spese fino al 31 dicembre 2023.

Secondo quanto riportato dall'art.

2 comma 1-bis, non si andr incontro al blocco delle opzioni alternative, ovvero alla richiesta di cessioni o sconti in fattura, se si :

  • ?

    condomini,

  • ?

    proprietari di villette con un reddito di riferimento entro i 15mila euro,

  • ?

    soggetti affetti da malattie disabilitanti abitanti nel nucleo del richiedente.

Rientrano tra le categorie "speciali" anche coloro che al 29 dicembre 2023 hanno presentato la CILA per gli interventi effettuati dai condomini, interventi in cui per risulti adottata la delibera assembleare.

E cos coloro che presentano l'istanza per l'acquisizione del titolo abilitativo per gli interventi comportanti la demolizione e la ricostruzione degli edifici risulti.

Rimarrebbe inoltre in vigore la scadenza del bonus al 31 dicembre 2025, con i seguenti massimali di spesa riportati anche nella Risposta n.

456/2022
dell'Agenzia delle Entrate:

  • ?

    50mila euro per le villette unifamiliari,

  • ?

    40mila euro ad appartamento per i condomini da 2 a 8 unit abitative,

  • ?

    30mila euro ad appartamento per i condomini oltre le 8 unit.

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