Tra i tanti bonus previsti per gli stipendiati, quello derivato dal (potenziale) taglio dell'IRPEF in busta paga potrebbe non essere così generoso come gli altri.
Infatti, a seconda di alcuni fattori, il risparmio fiscale in busta paga può cambiare completamente, arrivando ora a cifre irrisorie ora a cifre davvero importanti.
Vediamo infatti quali sono tutti gli effettivi importi di questo nuovo taglio a favore per i lavoratori dipendenti.
Per saperne di più in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di Informazione Fiscale.
Bonus in busta paga, tutti gli importi con il taglio dell'IRPEF
Ancora non c'è alcuna ufficialità in merito allo sperato taglio dell'IRPEF previsto per il 2025. Siamo infatti ancora alla fase di proposta, anche se un po' di soldi sarebbero disponibili per finanziare tale misura.
Stando a quanto anticipato dal vice ministro del MEF Maurizio Leo, dal concordato preventivo biennale il Governo avrebbe recuperato circa 1,3 miliardi di euro.
Abbastanza (forse) per coprire gli oneri richiesti per tagliare di un altro punto percentuale l'aliquota IRPEF del secondo scaglione: invece di passare dal 35% al 33%, si riuscirà a malapena a passare al 34%, secondo le stime della Fondazione nazionale dei commercialisti.
Si tratterebbe comunque di un risparmio fiscale non così irrisorio. Ci scapperebbe anzi un bonus per tutte le buste paga, anche se tutto dipenderà dai redditi del lavoratore beneficiario.
Fino a 28.000 euro, il risparmio fiscale massimo è sicuramente di 260 euro, data la riconferma del taglio del 2% per il primo scaglione.
Secondo però una simulazione di Money.it, per i redditi invece da 28 a 50mila euro questo "bonus" in busta paga sarebbe minimo di 20 euro per chi è vicino alla soglia minima del secondo scaglione, e quindi 280 euro di risparmio annuo complessivo.
Nel caso invece dei redditi più alti, vicini a 50mila euro, il bonus arriverebbe a 220 euro con il taglio dell'1% dell'IRPEF, arrivando così a 480 euro di risparmio complessivo.
Bonus in busta paga, i veri guadagni dal nuovo taglio dell'IRPEF
Nonostante le cifre sopra riportate, dato che questo "bonus" riguarda appunto la busta paga, alcuni lavoratori potrebbero non beneficiare di un bonus conforme agli importi sopraccitati.
Infatti per i lavoratori dipendenti, cumulando taglio del cuneo e riduzione dell'aliquota, il risparmio netto di questo bonus scatterebbe solo a partire dalle retribuzioni lorde superiori a 35 mila euro.
Sotto questa cifra, per alcuni lavoratori gli effetti sarebbero leggermente negativi, secondo le stime della Fondazione.
"Ad esempio, in corrispondenza di una retribuzione lorda pari a 40mila euro il risparmio è pari a 543 euro su base annua, mentre quelli tra 30 e 35mila euro farebbero registrare un segno meno (rispettivamente -101 euro e -145 euro su base annua)".
Bonus IPREF in busta paga, l'ennesimo beneficio per i redditi alti?
Vedendo i calcoli sopra, c'è da pensare male su questo bonus IRPEF in busta paga: che si tratti dell'ennesima agevolazione che va ad aiutare i redditi alti e meno quelli medi o addirittura bassi?
Forse sì, o forse no. Se da una parte il taglio di un solo punto percentuale comporta in certi casi addirittura una "perdita" (rispetto al taglio dell'anno prima), dall'altra è indubbio che questa mossa conferma l'interesse del Governo a ridurre il prelievo fiscale sulle famiglie lavoratrici.
E nemmeno solo a quelle ricche: ricordiamo che in Manovra è previsto anche il taglio delle detrazioni per i redditi sopra i 75mila euro. Con questa riduzione, chi ha redditi davvero alti non potrà più beneficiare di uno sconto fiscale in sede di Dichiarazione, e anzi dovrà pagare più tasse.
Guardando però all'insieme, la Fondazione ha proposto delle soluzioni per migliorare la situazione. Ad esempio, si potrebbero utilizzare le risorse stimate
"per innalzare il limite del secondo scaglione Irpef non oltre 56 mila".
In questo modo, i guadagni massimi salirebbero fino a 480 euro.
Se addirittura si avessero risorse fino a 2,5 miliardi, si potrebbe puntare anche a innalzarla fino a 65 mila euro, con guadagni massimi fino a 1.200 euro.
Purtroppo, se la coperta si confermerà corta, difficilmente si potrà dare qualche soldo in più ai lavoratori.