I bonus edilizi del 2024 non saranno uguali a quelli del 2023. assodato infatti che dal 1 gennaio molto cambier nell'ecosistema di detrazioni e agevolazioni fiscali per l'edilizia.
A fronte di una nuova austerity sul piano delle finanze pubbliche, molti bonus non sono stati riconfermati, sia per le unifamiliari sia per i condomini.
Proprio per questo, meglio vedere quali sono le agevolazioni salvate dalla sforbiciata governativa, e come procedere al meglio in fatto di requisiti e di importi previsti come sconto fiscale.
Se vuoi saperne di pi in merito all'argomento, ti suggerisco di approfondire al meglio la questione con questo video Youtube, con ringraziamento al Geometra Danilo Torresi.
Quali bonus edilizi ci saranno nel 2024 per unifamiliari e condomini
Tra i bonus che non ci saranno nel 2024, dobbiamo subito riferirci al Superbonus.
O almeno alla sua versione originaria, al 110%.
Fino al 31 dicembre 2023 le unifamiliari potranno ancora usufruire della formula iniziale soltanto se hanno provveduto al 30 settembre 2022 a completare il 30% dei lavori.
Nel caso dei condomini, dovranno aver presentato la CILA entro il 25 novembre, massimo 31 dicembre 2022 ma solo in alcuni casi.
Oltre queste scadenze, per entrambe scatta la riduzione dell'aliquota al 90% per i lavori successivi al 31 dicembre 2022.
E al 70% se si inizia dal 1 gennaio 2024.
Dal 1 gennaio 2025 l'agevolazione si ridurr ancora, scendendo al 65%.
Di contro, per, altri bonus godranno di percentuali praticamente rimaste uguali nel corso degli ultimi anni.
Ad esempio, nel 2024 l'Ecobonus stato confermato nella misura di detrazione del 50% o 65%, ma solo per interventi di efficientamento energetico.
Queste percentuali riguardano in particolar modo le unifamiliari, visto che la detrazione del 70% prevista per interventi condominiali che coinvolgono almeno il 25% dell'involucro. Sale al 75% con miglioramento della prestazione energetica.
In pratica le stesse percentuali per il Sismabonus: 70 o 75% per interventi di messa in sicurezza antisismica, a seconda del miglioramento della classe di rischio.
Ma questo per le unifamiliari. Per i condomini, a seconda del miglioramento della classe di rischio, la detrazione varia dal 75 all?85%.
A livello di soldi, per le unifamiliari con l'Ecobonus i limiti massimi della detrazione per le diverse categorie di intervento ammontano a 100mila, 60mila e 30mila euro.
Mentre per i condomini, i limiti vanno calcolati su un totale delle spese fino a 40mila euro per ogni unit immobiliare interna al complesso.
Diverso il caso del Sismabonus: il tetto di spesa di 96mila euro per unit immobiliare per anno.
Cosa succede al bonus ristrutturazione, mobile e verde dal 2024
Tra i bonus storici, per il 2024 sono stati riconfermati i bonus ristrutturazioni, mobili e verde.
Ma con delle modifiche particolari nel caso di unifamiliari e condomini.
Andando a vedere il caso del Bonus ristrutturazioni, anche per il 2024 consiste in una detrazione del 50% per lavori di recupero del patrimonio edilizio, su un tetto di spesa massimo di 96mila euro.
Ma solo per interventi di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, e altri interventi specifici.
Solo per il condominio si potr optare anche per la manutenzione ordinaria, ma solo se tali lavori vengono effettuati su parti comuni di edifici residenziali.
Sempre per unifamiliari e condominio possibile provvedere al bonus mobili, ovvero all'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici.
Ovviamente, in seguito a interventi agevolati con il bonus ristrutturazioni.
Non possibile nemmeno nel 2024 richiedere quest'agevolazione scorporata da quella prevista per le ristrutturazioni.
Rimane anche nel 2024 al 50% di detrazione, ma il tetto di spesa passa da 8mila euro a 5mila euro, quindi si potr beneficiare di uno sconto di 2.500 euro.
Per quanto riguarda il bonus verde, per interventi di sistemazione a verde degli immobili residenziali, la detrazione del 36%, con limite di spesa di 5mila euro per ogni unit immobiliare in edifici condominiali.
Per chi ancora valido lo sconto in fattura
Ufficialmente, le opzioni di sconto in fattura e cessione del credito non sono consentiti nel 2024, ma solo la formula della detrazione fiscale IRPEF.
Soltanto per i lavori in corso con scadenza il 31 dicembre 2023 potrebbero valere le due opzioni, come nel caso del Superbonus.
Per gli altri bonus tali lavori potrebbero proseguire anche il prossimo anno, ma con i titoli abilitativi presentati entro il 16 febbraio 2023.
Ci sono per delle esclusioni.
Se si tratta di edifici in territori colpiti da eventi sismici verificatisi a far data dal 1 aprile 2009 e in quelli danneggiati dagli eventi meteorologici verificatisi a partire dal 15 settembre 2022 nei territori della Regione Marche, si potr accedere alle sopracitate opzioni.
E cos anche nel caso di interventi realizzati dagli IACP, dalle cooperative di abitazione a propriet indivisa, nonch dalle organizzazioni non lucrative di utilit sociale o dalle organizzazioni di volontariato.
In alternativa, hanno accesso anche i lavori vlti al superamento e all?eliminazione di barriere architettoniche (con detrazione al 75%).