Tantissime famiglie italiane stanno aspettando il bonus bebè 2025, la nuova misura introdotta dal Governo Meloni per incentivare la natalità.
Un contributo "una tantum" che sarebbe dovuto arrivare già a inizio mese, e che invece risulta ancora bloccato nei meandri della burocrazia.
Ma perché questo ritardo? E cosa sappiamo, ad oggi, su questo bonus?
Per saperne di più in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di DIGITAL CDL: lavoro, paghe, fisco, pensioni.
Bonus bebè 2025, ecco perché non è ancora arrivato il contributo per la natalità
Stando a quanto riportato da Sky TG24, il ritardo sarebbe dovuto al fatto che il Ministero del Lavoro non ha ancora approvato in via definitiva il testo della misura.
Il ministero sta infatti ancora valutando "alcuni dettagli tecnici della bozza di circolare rispetto a quanto stabilito dalla legge di Bilancio".
Tra i nodi ancora da sciogliere ci sono la definizione esatta dei beneficiari e il periodo entro cui far domanda per includere le nascite avvenute tra gennaio e marzo 2025.
Solo dopo che questi aspetti saranno chiariti, il Ministero potrà dare l'ok al bonus bebè 2025, permettendo (finalmente) alle famiglie italiane di ricevere il nuovo contributo per la natalità firmato Governo Meloni.
O almeno, a quelle che risulteranno in possesso dei seguenti requisiti.

Bonus bebè 2025, cosa sappiamo sul contributo
Al momento non sono molte le informazioni certe sul bonus bebè 2025.
Intanto sappiamo che sarà l?INPS a occuparsi sia della raccolta delle domande sia dell?erogazione del contributo. E che per ricevere il bonus sarà indispensabile presentare un?attestazione ISEE inferiore a 40mila euro.
Si potrà avere diritto al bonus fino al compimento del terzo anno di vita del bambino. In caso di adozione o affido, il contributo verrà garantito per i tre anni successivi all?ingresso del minore in famiglia.
Il bonus non concorrerà alla formazione del reddito ai fini fiscali, ma potrà essere utilizzato esclusivamente presso esercizi convenzionati, sia fisici che online.
Al momento non risultano requisiti legati alle condizioni lavorative, per cui anche disoccupati e lavoratori autonomi potranno fare domanda per il bonus.
Infine, secondo quanto riferito dal Messaggero, il bonus bebè 2025 non consisterà più in una carta prepagata, bensì "in un bonifico o in un invio sul conto corrente tramite IBAN, e potrà essere usato per qualsiasi spesa e non solo per i prodotti dell'infanzia".
Bonus bebè 2025, ma quando arriva?
Sempre secondo Sky TG24, "si ipotizza che un possibile via alle richieste all'INPS potrebbe essere dato da metà aprile".
Nei prossimi giorni è attesa tra l'altro una circolare ufficiale che dovrebbe fornire istruzioni più dettagliate (o confermare quelle già anticipate) per inoltrare correttamente la domanda.
Molto probabilmente la richiesta per il bonus bebè 2025 potrà essere presentata tramite i canali online dell?INPS, oppure attraverso i Centri di Assistenza Fiscale (CAF), il Contact Center o il numero verde dell?Istituto di previdenza.
Attenzione, però. Una volta partita la misura, l?INPS invierà delle relazioni mensili ai Ministeri del Lavoro e dell?Economia per segnalare eventuali rischi di sforamento di spesa.
In caso di necessità, i Ministeri potranno decidere se aumentare i fondi stanziati per la misura (pari a 330 milioni di euro per il 2025) e/o intervenire sulla soglia ISEE.
Un eventuale abbassamento della soglia permetterebbe a un numero maggiore di famiglie di accedere al bonus. Viceversa, un innalzamento del limite limiterebbe la platea dei beneficiari.