Non manca molto al 1 febbraio, data di avvio del bonus acqua potabile 2024.
Gi annunciato col Provvedimento ad Hoc dell'Agenzia delle Entrate di inizio mese, anche quest'anno per la finestra sar molto stretta, e in diversi rischieranno di perderlo.
Per questo occorre fare attenzione non solo al suo funzionamento, ma anche ai limiti di spesa e alla possibile detrazione spettante da quest'anno.
Vediamo bene come ottenere gi a inizio del nuovo mese il bonus acqua potabile 2024, e a cosa stare attenti.
Se vuoi saperne di pi in merito all'argomento, ti suggerisco di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di Lore - il commercialista.
Bonus acqua potabile 2024: l'Agenzia delle Entrate conferma le nuove disposizioni
Agevolazione fiscale gi in essere da diversi anni, grazie alla Legge di Bilancio 2021, la misura era prima prevista fino al 2023, ma solo per le spese fino al 2022.
Con la Legge di Bilancio 2022, stato possibile estendere la copertura del bonus acqua potabile anche alle spese del 2023.
Da qui la possibilit di richiederlo anche per il 2024, soprattutto con la pubblicazione del Provvedimento dell'Agenzia delle Entrate 9/2024, che ha modificato i periodi di copertura del credito d'imposta, ora a "entro il 31 dicembre 2023".
Purtroppo, viene anche confermato lo stanziamento delle risorse per i beneficiari del bonus, non pi 5 milioni come stabilito per gli anni 2021 e 2022, ma solo 1,5 milioni per il 2023, come riportato anche al comma 713 della Legge di Bilancio 2022.
Una riduzione di quasi il 70% del fondo, e quindi anche della potenziale platea, visto che si confermano i massimali di spesa degli anni precedenti:
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1.000 euro ad immobile, se persone fisiche;
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5mila euro ad immobile, se attivit commerciale, istituzionale, ente non commerciale, attivit d?impresa, arti e professioni.
Bonus acqua potabile 2024, cosa bisogna fare per averlo
Ma oltre alla "coperta corta", anche i tempi sono stretti.
Per questo bisogna fare attenzione a tutto il procedimento per la richiesta del bonus acqua potabile 2024.
Partiamo intanto dal fatto che questo credito d'imposta previsto al 50% sulle spese relative all'acquisto e/o all'installazione di:
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raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare E290.
Tali dispositivi o interventi dovranno avere come fine "il miglioramento qualitativo delle acque destinate al consumo umano erogate da acquedotti", come ribadito anche al comma 1087 della Legge di Bilancio 2021.
Nella Comunicazione dell'AdE di quest'anno, si ricorda che per usufruire del bonus bisogner inviare all?Agenzia delle entrate la ?Comunicazione delle spese per il miglioramento dell?acqua potabile?.
Gi approvata con il Provvedimento dell'Agenzia del 16 giugno 2021, dovr essere inviata esclusivamente con modalit telematica, direttamente dal contribuente oppure avvalendosi di un intermediario.
Attenzione a quali spese inserire nella Comunicazione. Si ricorda infatti che, oltre alla tipologia, per le spese si dovr fare riferimento al principio di cassa (data di effettivo pagamento) se il richiedente :
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esercente di arti e professioni,
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societ di persone in regime di contabilit semplificata.
Nel caso di imprese individuali, enti commerciali e non ma in contabilit ordinaria, si seguir il criterio di competenza. E solo le spese sono sostenute con versamento bancario o postale.
Anche perch l?importo delle spese sostenute deve essere documentato tramite fattura elettronica o documento commerciale (o in assenza di obbligo dell'elettronica, anche solo quello ordinario, ma con codice fiscale del soggetto richiedente riportato).
Una volta presentata, entro 5 giorni sar rilasciata una ricevuta attestante la presa in carico o lo scarto della richiesta, con tanto di motivazione.
Bonus acqua potabile 2024, quando scade
Conferma l'Agenzia delle Entrate che il bonus acqua potabile 2024 sar richiedibile a partire dal 1 febbraio 2024, ma le domande saranno accettate se presentate entro il 28 febbraio 2024.
Una tempistica molto breve, ma necessaria per garantire il credito a tutti coloro che rientrano nei requisiti.
In genere l'Agenzia ha sempre provveduto a garantire il bonus a tutti, anche se questo ha significato dover ridurre la percentuale del bonus.
Come avvenuto nel 2023 per le spese del 2022, l'Agenzia ha dovuto ridurre il credito d'imposta dal 50% al 17,9005%.
Pur di venire incontro a tutte le richieste presentate, il cui ammontare era di 27.932.195 euro, oltre 5 volte il tetto massimo di copertura previsto per il 2022.
E cos anche nel 2022 per le spese del 2021, anche se invece del 17% la riduzione ha portato il credito al 30,3745%.
Cos da coprire i 16.461.141 euro di spese presentate, sempre contro un fondo di 5 milioni di euro.
C' da immaginarsi che, con un fondo da 1,5 milioni di euro, se si rimane con queste stime di spesa, il credito sar decisamente inferiore alle aspettative.