Bombassei ha espresso le sue opinioni riguardo a una possibile fusione tra Pirelli e Brembo
Alberto Bombassei, azionista di maggioranza e presidente onorario di Brembo, ha espresso le sue opinioni riguardo a una possibile fusione tra Pirelli e Brembo.
Bombassei ha menzionato che una tale fusione sarebbe un sviluppo positivo, ma ha sottolineato che attualmente non ci sono discussioni o piani seri in proposito.
Bombassei ha anche evidenziato la stretta connessione aziendale tra le due società, poiché entrambe operano nell'industria automobilistica, in particolare nei settori dei freni e dei pneumatici.
Ha anche sottolineato che le loro attività sono rilevanti nel contesto dei veicoli elettrici.
Tronchetti Provera, vicepresidente esecutivo di Pirelli, ha ribadito le opinioni di Bombassei
Tronchetti Provera, vicepresidente esecutivo di Pirelli, ha ribadito le opinioni di Bombassei affermando che Pirelli sta esplorando opportunità per creare valore attraverso partnership, ma ha enfatizzato che attualmente non esiste un piano concreto per una fusione.
Queste dichiarazioni hanno rinnovato le speculazioni sulla possibilità di una fusione tra Brembo e Pirelli
Queste dichiarazioni hanno rinnovato le speculazioni sulla possibilità di una fusione tra Brembo e Pirelli, nonostante le smentite precedenti del presidente di Brembo, Tiraboschi.
Sebbene una fusione sia ancora considerata improbabile, queste dichiarazioni recenti hanno aumentato la probabilità di tale scenario.
I partner cinesi di Pirelli hanno recentemente terminato un accordo azionario
Inoltre, è importante notare che i partner cinesi di Pirelli hanno recentemente terminato un accordo azionario che consentiva loro di influenzare una parte dei diritti di voto di Pirelli.
L’accordo tra China National Tire & Rubber Corporation (Cnrc) e Silk Road Fund, azionisti di Pirelli, aveva l'obiettivo di coordinare le loro azioni in assemblee ed era stato siglato per allineare i voti e aumentare il controllo cinese su Pirelli.
Tuttavia, le trattative per rinnovare questo accordo sono fallite, apparentemente a causa di disaccordi tra i partner cinesi.
Questa mossa ha sollevato domande sulle intenzioni a lungo termine del partner cinese, in particolare alla luce delle modifiche alla struttura di governance di Pirelli imposte dal governo italiano.
Le nuove regole di governance limitano il coinvolgimento degli investitori cinesi nella gestione di Pirelli
Le nuove regole di governance limitano il coinvolgimento degli investitori cinesi nella gestione di Pirelli, compresa la loro capacità di votare su questioni critiche e nomine senza il consenso dei partner italiani.
Questo ha posto Sinochem/ChemChina in una posizione complessa, con possibili impatti sulla loro strategia di investimento e interrogativi sulla consolidazione della loro quota in Pirelli.
L'esito rimane incerto, in attesa di sviluppi futuri.