Le bollette di luce e gas sono rimaste elevate per la maggior parte delle famiglie italiane, soprattutto nei primi tre mesi del 2025. Chi ha un contratto nel mercato libero si è trovato a pagare in media 1.247 euro solo nei primi tre mesi dell’anno. Una cifra che continua a pesare sul bilancio domestico, soprattutto in un periodo in cui l'inflazione energetica non accenna a diminuire.
Alcune categorie di lavoratori però possono scaricare parte dei costi delle utenze nella dichiarazione dei redditi, modello 730. Per tutti gli altri, l’unica strada è adottare strategie intelligenti per risparmiare sulle bollette e tagliare le spese energetiche. Vediamo chi ha diritto alle agevolazioni e cosa si può fare per alleggerire il peso della luce e del gas.
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Chi può scaricare le bollette nel modello 730: requisiti e condizioni
Non tutti possono beneficiare delle detrazioni fiscali sulle bollette. A poterlo fare sono principalmente lavoratori autonomi, professionisti con partita IVA ordinaria e imprese. Ma non basta avere una partita IVA: ci sono requisiti ben precisi da rispettare.
Per essere considerati deducibili dal reddito, i costi delle utenze devono rispettare alcune condizioni:
- Le bollette devono essere intestate direttamente al titolare della partita IVA;
- Devono riferirsi a un piano business, con IVA al 22%, a differenza del 10% applicato ai contratti domestici;
- Devono essere legate a un uso produttivo: parliamo quindi di consumi effettuati in un ufficio, studio o sede lavorativa.
C’è un’eccezione interessante per chi lavora da casa. Se un lavoratore autonomo svolge la propria attività in smart working dalla propria abitazione e non dispone di altri locali nel Comune, può scaricare il 50% dei costi delle bollette domestiche. Anche in questo caso, però, è necessario che:
- Il contratto sia intestato al professionista e impostato come piano business;
- Non ci siano altri spazi destinati all’attività lavorativa.
Chi rientra in questa categoria può portare in deduzione le spese relative a energia elettrica, gas e telefono, ma solo se queste sono utilizzate per lo svolgimento dell’attività professionale.
Attenzione però: se le utenze sono intestate a un familiare oppure se si lavora in regime forfettario, non è possibile scaricare i costi nel modello 730. Le bollette devono sempre essere collegate in modo diretto all’attività produttiva e rispettare tutti i requisiti richiesti dal fisco.
Chi non può scaricare le bollette nella dichiarazione dei redditi
Le famiglie italiane, i lavoratori dipendenti e i pensionati non possono scaricare le bollette nella dichiarazione dei redditi. Nel modello 730, infatti, le spese per luce, gas e telefono non rientrano tra quelle detraibili.
Anche chi ha una partita IVA ma ha scelto il regime forfettario è escluso dalle agevolazioni. Questo regime, seppur vantaggioso per semplificazione e aliquote ridotte, non consente la deduzione di costi come le utenze.
In sostanza, per la maggior parte dei contribuenti, le bollette restano una spesa da gestire senza alcun aiuto fiscale. Ecco perché diventa ancora più importante conoscere i modi per risparmiare sui consumi.
Come risparmiare davvero sulle bollette
Visto che per molti non è possibile scaricare le bollette, conviene concentrarsi su strategie concrete per ridurre i costi energetici. In aiuto arriva il vademecum di Mister Bolletta, startup italiana specializzata nel confronto tra fornitori di energia e gas.
Ecco alcuni suggerimenti pratici:
- Controllare attentamente le condizioni contrattuali prima di cambiare gestore o firmare una nuova offerta. Spesso si nascondono clausole poco vantaggiose.
- Valutare anche le offerte a prezzo variabile, soprattutto se si ha una buona capacità di monitorare l’andamento del mercato energetico.
- Investire in elettrodomestici ad alta efficienza energetica (classe A+++). Costano di più all’acquisto, ma permettono risparmi notevoli nel tempo e riducono l’impatto ambientale.
- Verificare periodicamente la bolletta per individuare eventuali errori di fatturazione o servizi mai richiesti.
- Attivare l’addebito diretto sul conto corrente ed evitare le bollette cartacee: si risparmiano sia le commissioni bancarie che i costi di stampa e spedizione.
- Richiedere la tariffa residenti, se disponibile, che offre condizioni agevolate in alcune zone o per determinati nuclei familiari.
- Analizzare bene la quota energia e la quota fissa: chi ha consumi elevati deve concentrarsi sul costo dell’energia, mentre chi vive da solo o utilizza l’immobile solo saltuariamente deve tenere d’occhio le spese fisse.