Blümke: recessione improbabile, taglio tassi rimandato

26/02/2024 12:50

Blümke: recessione improbabile, taglio tassi rimandato
Secondo Michael Blümke, portfolio manager di Ethenea Independent Investors, il Fondo Monetario Internazionale stima che la crescita economica globale nel 2024 sarà del 3,1%, al di sotto della media a lungo termine. Sebbene sia improbabile una recessione globale grazie alla crescita solida e al calo dell'inflazione, fattori come i consistenti stimoli fiscali, la stabilità dei mercati del lavoro e le incertezze geopolitiche potrebbero complicare il processo disinflazionistico nel medio termine. Si prevede che nelle prossime elezioni che si terranno in oltre 70 Paesi, i governanti vareranno stimoli fiscali per garantirsi la rielezione, il che avrà impatti sui mercati globali e sulle politiche commerciali, fiscali e sull'immigrazione.

Negli Stati Uniti, nonostante il rallentamento del trend disinflazionistico, permane ancora. Blümke ritiene che i mercati siano troppo ottimisti riguardo a un taglio dei tassi a marzo e che dati economici positivi potrebbero contrastare queste aspettative. L'economia statunitense ha sorpreso positivamente con una crescita del PIL del 3,3% nel quarto trimestre 2023, con un aumento dell'attività industriale e un miglioramento del sentiment dei consumatori. Nonostante un aumento dei prezzi al consumo, i dati sull'inflazione sono incoraggianti, suggerendo che potrebbe essere difficile raggiungere l'obiettivo del 2% di inflazione a causa della robusta crescita economica e degli stimoli fiscali in vista delle elezioni presidenziali.

Nell'Eurozona, i dati macroeconomici indicano una stabilizzazione dell'economia fino a metà anno, con la Bce che non dovrebbe agire precipitosamente data la mancanza di timori sulla frammentazione economica. Nonostante una recente recessione tecnica, l'Eurozona sembra aver superato il peggio e si prevede una crescita economica stagnante nel 2024. Anche se la disoccupazione è scesa al 6,4%, la fiducia dei consumatori è diminuita e le vendite al dettaglio sono in ribasso, mentre l'inflazione rimane sopra l'obiettivo del 2% della Bce.

La Cina ha avuto una crescita del 5,2% nel 2023, in linea con gli obiettivi ufficiali, ma con risultati misti in vari settori. L'economia cinese resta debole, con consumi e settore manifatturiero che mostrano segnali contrastanti. Nonostante misure di stimolo, l'attività economica futura è debole e l'inflazione rimane bassa. Le autorità cinesi hanno annunciato misure di sostegno fiscale e monetario per contrastare la stagnazione economica.
In sintesi, secondo Blümke, l'andamento economico globale è caratterizzato da incertezze riguardo alla crescita, all'inflazione e alle politiche monetarie, con diverse economie che si trovano in situazioni di debolezza o stagnazione. Le decisioni delle banche centrali e dei governi nei prossimi mesi avranno un impatto significativo sul futuro dell'economia mondiale.

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