Biden e Trump al capezzale dei sindacati USA

26/09/2023 18:30

Biden e Trump al capezzale dei sindacati USA

UAW in sciopero

Al momento negli USA è in corso una trattativa serrata tra le case automobilistiche e i sindacati dei metalmeccanici per il rinnovo del contratto di lavoro. Gli scioperi che l'UAW (United Auto Workers, il principale sindacato attivo nell'area di Detroit) aveva minacciato nelle scorse settimane sono diventati realtà.
É di ieri la notizia secondo cui i dipendenti di Stellantis che hanno incrociato le braccia sono arrivati a 8 mila unità, pari al 10% circa del totale della forza lavoro del gruppo negli USA.

Nonostante che i sindacati non siano storicamente un fattore di rilievo nella storia americana degli ultimi decenni sia l'attuale presidente USA, Joe Biden, che il suo predecessore, Donald Trump, terranno dei comizi di fronte ai lavoratori in sciopero.

Biden e Trump ai picchetti

Biden incontra oggi i metalmeccanici della UAW al picchetto organizzato a Wayne County, Michigan.

Il titolare della Casa Bianca ieri ha affermato che lo UAW ha rinunciato a molto ai tempi della crisi finanziaria, quando l'industria dell'auto era in pessime condizioni, contribuendo al suo salvataggio accettando i tagli ai salari previsti dal salvataggio del 2009: ora che il settore è tornato a brillare i lavoratori dovrebbero "partecipare ai benefici".

Secondo gli storici del lavoro si tratta dell'endorsment più chiaro ai lavoratori in sciopero da parte di un presidente in carica da almeno un secolo.

Trump, dal canto suo, parlerà domani di fronte a centinaia di lavoratori riuniti di fronte ai cancelli della Drake Enterprises, un fornitore di componentistica, nei sobborghi di Detroit.

Un preciso calcolo elettorale

Considerando che, in base ai dati del 2022, appena il 10% dei dipendenti USA era iscritto a un sindacato, appare singolare che un presidente e un ex presidente, probabili avversari alle elezioni dell'anno prossimo si schierino così apertamente a loro favore contro lo storico caposaldo dell'industria americana.

La ragione è di tipo puramente statistico: i sindacati sono particolarmente forti in alcuni "swinger States" ovvero in Stati che non sono roccaforti di un partito e spesso cambiano colore passando dai democratici ai repubblicani e viceversa.

Si tratta quindi di zone in cui i candidati profondono i loro sforzi maggiori, magari tralasciando gli Stati in cui sanno che prevarranno comunque.

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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