**A cura di Carsten Brzeski, Global Head of Macro di ING.** La BCE ha recentemente effettuato un atteso taglio dei tassi, mantenendo aperta la possibilità di ulteriori riduzioni in futuro, anche se la tempistica rimane incerta. Durante la conferenza stampa, la Presidente Christine Lagarde non ha fornito indicazioni chiare sul futuro, sottolineando un approccio basato su riunioni e dati. È evidente che la comunicazione della BCE nella riunione di luglio ha avuto successo, ma resta da capire se ciò sia dovuto alla strategia comunicativa o all'attenzione dei mercati verso la Federal Reserve. Con le attuali incertezze, la BCE preferirà basarsi su dati concreti prima di prendere decisioni sui tassi.
Le proiezioni macroeconomiche dello staff sono considerate un punto di riferimento importante, e il prossimo taglio dei tassi è previsto per dicembre, piuttosto che per ottobre, dato che mancheranno dati significativi fino alla prossima riunione. Le osservazioni di Lagarde, che ha definito il percorso dei tassi "abbastanza ovvio", suggeriscono un ulteriore taglio in arrivo. Valutando l'andamento dell'economia dell'eurozona, si prevede che la BCE accelererà i tagli dei tassi, ma non quest'anno.
Le ragioni per non aspettarsi ulteriori riduzioni nel breve termine includono le trattative salariali in corso in Germania e le crescenti aspettative sui prezzi, che indicano una certa persistenza dell'inflazione. La BCE, avendo storicamente sottovalutato l'inflazione, vorrà essere sicura prima di procedere con tagli più aggressivi. L'indebolimento delle prospettive di crescita nell'eurozona potrebbe spingere la BCE a un'azione più decisa sui tassi.
Già a luglio, la BCE aveva modificato la valutazione del rischio sulle prospettive di crescita, spostandola verso il ribasso. Dato che le previsioni della BCE hanno spesso sovrastimato la forza dell'economia dell'eurozona, è probabile che prospettive più cupe portino a tagli più incisivi in futuro. Un atterraggio morbido negli Stati Uniti e le sue ripercussioni sull'eurozona potrebbero fungere da catalizzatore per queste azioni.
In sintesi, la BCE ha non solo ridotto i tassi, ma ha anche mantenuto la possibilità di ulteriori tagli, con il rischio che le sue previsioni di crescita siano ancora ottimistiche, costringendola a un intervento più deciso in futuro.
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