Bce: prudenza sui tassi di interesse

Nei verbali del meeting del Consiglio direttivo della Banca centrale europea (Bce) del 6-7 marzo, prevale ancora la prudenza sull'allentamento monetario. Il mese scorso, l'istituto centrale ha mantenuto invariati i tassi al 4,50% per il quarto meeting consecutivo, confermando anche i tassi sui depositi al 4,00% e al 4,75% per le operazioni di rifinanziamento marginale.
Le prospettive non sembrano particolarmente diverse rispetto al precedente meeting di gennaio. L'attività economica nell'Eurozona è rimasta debole nei primi due mesi del 2024, con un rallentamento della domanda esterna e delle perdite di competitività. Gli investimenti delle imprese sono rimasti deboli, influenzati dalla politica monetaria restrittiva e dalla domanda contenuta.

Secondo i verbali, il Consiglio direttivo ha valutato i dati disponibili dalla riunione di gennaio in base a tre elementi chiave: implicazioni dei dati economici e finanziari sulle prospettive d'inflazione, dinamica dell'inflazione sottostante e forza della trasmissione della politica monetaria. Complessivamente, si sono registrati ulteriori progressi su tutti e tre gli elementi, giustificando una maggiore fiducia nell'andamento dell'inflazione verso il target in modo tempestivo e sostenibile. Tuttavia, ulteriori dati e prove sono necessari affinché la Bce possa avere piena fiducia.

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