BCE prevede taglio tra 50 e 75 punti base nel 2024, tasso giù al 3,75%

23/01/2024 17:05

BCE prevede taglio tra 50 e 75 punti base nel 2024, tasso giù al 3,75%
Nel corso del 2024, la Banca centrale europea potrebbe avviare la riduzione dei tassi d'interesse, con una riduzione prevista tra i 50 e i 75 punti base. Tale riduzione non avverrà prima della seconda metà dell'anno e porterà il costo del denaro a un livello compreso tra il 3,75% e il 4%.
Nel 2025, è previsto un ulteriore allentamento della politica monetaria a un ritmo ancora più sostenuto. Non ci sono dubbi riguardo alla riduzione dei tassi ufficiali, ma rimane incerto il percorso che la Bce intenderà seguire.

Secondo il Centro studi di Unimpresa, sarà fondamentale l'annuncio delle determinazioni della Bce in materia di politica monetaria nella riunione del 25 gennaio. Finora, la Bce ha seguito un approccio "riunione per riunione", che ha creato incertezza e perplessità tra i mercati finanziari e gli operatori bancari.
La politica monetaria attuale ha contenuto l'inflazione, ma sta danneggiando il mercato creditizio. I tassi d'interesse elevati rendono difficile l'accesso ai prestiti bancari, limitando la capacità di spesa e gli investimenti delle aziende, soprattutto quelle più piccole.

Secondo il Centro studi di Unimpresa, la decisione di invertire la tendenza restrittiva della politica monetaria potrebbe arrivare dalla riunione del 6 giugno 2024. I tagli potrebbero essere due o tre, tra i 25 e i 50 punti base, a seconda della ripresa economica.
È importante che le comunicazioni della Bce siano più lungimiranti, in modo da avvicinarsi alle aspettative dei mercati e dei principali paesi europei.
In uno scenario meno probabile, con un'economia in rallentamento o in territorio negativo, i tassi d'interesse potrebbero scendere rapidamente al di sotto del 3%.

La Bce è chiamata, nella massima trasparenza, a indicare almeno la rotta nella prossima riunione del Consiglio direttivo, nonostante l'incertezza causata dalla crisi nel Mar Rosso che potrebbe danneggiare le principali economie europee e non solo.
Secondo gli analisti del Centro studi di Unimpresa, è improbabile che la modifica della politica monetaria porti a ulteriori rialzi dei tassi, mantenendo il picco del 4,5% raggiunto nel settembre 2023.

(NEWS Traderlink)

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