BCE: altri rialzi dei tassi in arrivo

L'importanza dei verbali della BCE

La Banca Centrale Europea ha pubblicato oggi i verbali relativi alla riunione del consiglio direttivo del 3 e 4 maggio. In quell'occasione i tassi ufficiali vennero incrementati di 25 punti base dopo i tre precedenti rialzi da 50 bp, segnalando quindi un rallentamento della manovra restrittiva.
I verbali contengono un riassunto del processo decisionale che conduce al verdetto finale. Dalla loro lettura è quindi possibile trarre indicazioni interessanti sullo scenario futuro.

Alcuni membri erano per +50 bp

Il rallentamento del ritmo di crescita dei tassi non ha sorpreso analisti ed economisti.

Dai dettagli pubblicati oggi emerge però che una certo numero dei membri del consiglio direttivo (non è specificato quanti dei 26 totali) "aveva inizialmente espresso un preferenza per incrementare i principali tassi di interesse della BCE di 50 punti base", alla luce dei rischi per lo scenario dei prezzi al consumo posti dalle "continue sorprese al rialzo dell'inflazione" e dalla prospettiva di un indice superiore all'obiettivo di lungo termine (circa il 2%) "per i prossimi quattro anni almeno", senza dimenticare poi l'elevata possibilità di un "disancoraggio delle prospettive di inflazione", ovvero uno spostamento (in questo caso verso l'alto) delle prospettive di inflazione a lungo termine.

La maggior parte del consiglio accetta i +25 con condizioni

La maggior parte dei membri ha invece indicato che avrebbero "potuto accettare" la proposta (del membro del consiglio esecutivo Philip R.

Lane) di incremento dei tassi ufficiali di 25 punti base, a patto che la comunicazione della BCE sia diretta a veicolare un chiaro messaggio: "sulla base dell'attuale scenario, ulteriori incrementi dei tassi sarebbero certi al fine di ricondurre l'inflazione verso l'obiettivo e di evitare che un incremento di taglio inferiore (rispetto ai precedenti, ndr) possa essere male interpretato come segnale di una prospettiva di interruzione dell'attuale ciclo di rialzi".

La mediazione della decisione finale

Dati questi presupposti quasi tutti i membri del consiglio direttivo ha appoggiato la decisione di alzare i tassi di 25 punti base in combinato con una comunicazione finalizzata a chiarire che l'attuale fase di politica monetaria ha ancora un po' di strada da fare.

Un apprezzabile esercizio di stile nella ricerca del giusto bilanciamento tra la necessità di prolungare l'azione restrittiva e l'elevata incertezza su velocità ed efficacia della trasmissione delle decisioni della BCE.