Il Ministero dell'Economia e delle Finanze guidato da Giancarlo Giorgetti, ha diffuso una nota in merito alla tassa sugli extraprofitti delle banche italiane, una decisione presa dal governo Meloni. La reazione del ministero è arrivata ieri sera, in seguito al calo dei titoli delle banche a Piazza Affari.
Le banche italiane hanno perso quasi 9 miliardi di euro in termini di capitalizzazione di borsa, esattamente 8,96 miliardi. Questa situazione ha portato l'indice Ftse Mib a chiudere in calo del 2,12% a 27.942 punti.
Nella nota del Mef, si legge: "La misura proposta dal ministro dell'economia e delle finanze, che ha ricevuto l'approvazione del Consiglio dei ministri, si inserisce nel contesto di normative già esistenti in Europa relative agli extraprofitti bancari".
Il Mef precisa inoltre che la misura prevede un tetto massimo per il contributo che non può eccedere lo 0,1 % dell'attivo totale, al fine di salvaguardare la stabilità delle banche.
Il Mef spiega che la base imponibile per tale imposta sarà determinata dal valore più alto tra l'ammontare del margine d'interesse dell'anno precedente, a partire dal 1° gennaio 2023, che supera di almeno il 5% lo stesso margine dell'anno precedente, a partire dal 1° gennaio 2022, e l'ammontare del margine d'interesse dell'anno precedente, a partire dal primo gennaio 2024, che supera di almeno il 10% lo stesso margine dell'anno precedente, a partire dal primo gennaio 2022.
Infine, il ministero sottolinea che le banche che hanno già aggiornato i tassi sulla raccolta, come raccomandato da Banca d'Italia Il 15 febbraio e poi ribadito dal Ministro Giorgetti durante l'assemblea Abi il 5 luglio, non subiranno impatti significativi a seguito dell'approvazione della norma in questione.
(Redazione Traderlink)