Il Consiglio di Amministrazione di Banca Sistema ha approvato i bilanci consolidati al 31 dicembre 2023, che hanno registrato un utile netto di 16,5 milioni di euro, rispetto ai 22,0 milioni dell'anno precedente. Nel complesso, sono emersi alcuni trend positivi nel settore finanziario: i volumi nel factoring sono in accelerazione, il pegno continua a crescere e si registrano segnali positivi dalla nuova produzione.
Nel dettaglio, i volumi di turnover nel factoring sono pari a 5.565 milioni di euro, con un aumento del 26% rispetto all'anno precedente. Gli impieghi nel pegno ammontano a 121 milioni di euro, con una crescita del 13,7% rispetto all'anno precedente. Tuttavia, si è registrato un calo dei ricavi a causa della debolezza del margine d'interesse, anche se questo è stato in parte compensato dal margine da servizi.
I costi operativi sono aumentati, ma sono stati compensati da un minore costo del rischio. Il margine di interesse è pari a 67,0 milioni di euro, con una diminuzione del 21,6% rispetto all'anno precedente. Il margine di intermediazione ammonta a 103,5 milioni di euro, con una diminuzione del 2,3% rispetto all'anno precedente.
I costi operativi totali sono pari a 73,3 milioni di euro, con un aumento del 14,1% rispetto all'anno precedente. Le rettifiche di valore su crediti sono pari a 4,6 milioni di euro, con una diminuzione del 46,2% rispetto all'anno precedente. L'utile netto è pari a 16,5 milioni di euro, con una diminuzione del 25,1% rispetto all'anno precedente, che include anche i costi legati all'IPO di Kruso Kapital e all'acquisizione di attività del pegno in Portogallo.
Per quanto riguarda il finanziamento e il capitale, i capital ratios si sono ulteriormente rafforzati, mentre il funding wholesale è ai minimi degli ultimi 24 mesi. Il funding retail è in crescita (+15% rispetto all'anno precedente) e rappresenta il 78% del funding complessivo, mentre il funding wholesale è in calo a causa della riduzione della componente pronti contro termine.
Il CET1 ratio è del 12,9% (+30bps rispetto all'anno precedente) e il Total Capital ratio è del 16,1% (+20bps rispetto all'anno precedente), includendo un dividendo proposto per azione di 0,065 euro. Per quanto riguarda la gestione futura e i principali rischi e incertezze, ci si aspetta un aumento progressivo dei costi di raccolta nel 2024 a causa dell'aumento dei tassi di mercato e di un riposizionamento su forme tecniche più stabili e/o a lungo termine.
Le nuove erogazioni nel factoring, Kruso Kapital e nella divisione CQ saranno in grado di riflettere il maggior costo del funding e di generare un rendimento più elevato sugli impieghi a bilancio. Tuttavia, lo stock di crediti CQ continuerà ad essere negativamente influenzato dal rendimento dei crediti originati negli anni precedenti, che sono significativamente inferiori rispetto ai tassi di mercato attuali.
Nonostante la minore incidenza del prepayment dei portafogli e un rendimento più elevato legato ai crediti di nuova origine, si prevede che il contributo della divisione CQ al margine di intermediazione nel 2024 sia ancora negativo a causa delle dimensioni relative del vecchio portafoglio. Infine, è in corso il processo per la realizzazione del nuovo Piano Strategico, che sarà presentato alla Comunità finanziaria nel primo semestre del 2024.
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