Banca Mediolanum: reazione credibile?

30/08/2022 17:00

Banca Mediolanum: reazione credibile?

Banca Mediolanum positiva nella seduta odierna in scia alla buona impostazione del settore risparmio gestito e grazie al report di UBS. Gli analisti della banca svizzera hanno confermato la raccomandazione buy sul titolo e incrementato da 8,30 a 8,50 euro il prezzo obiettivo. Secondo UBS le quotazioni attuali non riflettono adeguatamente l'incremento degli asset in gestione e le prospettive di rialzo dei margini reddituali del gruppo.

Le altre raccomandazioni di borsa su Banca Mediolanum

In precedenza, ma sempre durante il mese di agosto, si erano espresse positivamente sul titolo anche altre banche d'affari.

Bank of America ed Equita Sim con giudizio Buy e Target Price per entrambe a 8,50 euro, ovvero lo stesso di della raccomandazione odierna di Ubs. Giudizio Outperform invece per Mediobanca che lo scorso 5 agosto aveva indicato un target price a 8,20 euro.

Le indicazioni di inizio agosto erano state date con il titolo attorno ai 7 euro, da allora le quotazioni sono scese di un buon 10 per cento.
Gli analisti restano positivi ed i margini di apprezzamento teorici sono ora più favorevoli per chi volesse investire sul titolo. Dai prezzi attuali infatti i target distano all'incirca il 35%, una percentuale di tutto rispetto ma che dovrà essere attentamente valutata a seconda di come il titolo si muoverà nel breve periodo.

Cosa dice il grafico di Banca Mediolanum

Graficamente infatti il ribasso visto nel mese di agosto ha complicato il tentativo di reazione scaturito dai minimi del mese precedente.

La reazione odierna tiene viva la possibilità che la flessione dai top di agosto sia terminata in favore della ripresa del trend rialzista. Tutto resta però molto precario, maggiori indicazioni di forza giungerebbero oltre 6,60 euro per un nuovo test in area 6,90/7,00. Ed anche in tal caso il rialzo non sarebbe sufficiente a garantire un deciso cambio direzionale ai prezzi, ma permetterebbe soltanto di stemperare le recenti tensioni.

Nello scenario di lungo periodo infatti solo oltre 8 euro (quota ancora piuttosto distante) inizierebbero a vedersi segnali per una ripresa convincente.

La violazione di area 7,00 invece ridurrebbe sensibilmente le residue speranze di una pronta reazione, introducendo il test dei minimi di luglio a 5,85 circa, preludio al ritorno in area 5,65 strategica nel medio lungo termine.

 

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