Il Consiglio di Amministrazione di Banca Generali ha approvato i risultati preliminari consolidati al 31 dicembre 2023. L'utile netto è ai massimi di sempre, trainato dalla componente ricorrente. L'utile netto è di €326,1 milioni, in aumento del 53% rispetto all'anno precedente, mentre l'utile netto ricorrente è di €320,3 milioni, in aumento del 45%. Le commissioni attive ricorrenti ammontano a €958,0 milioni, in aumento del 2%, mentre i costi operativi "core" sono di €246,8 milioni, in aumento del 6%.
Le masse gestite raggiungono il picco storico, con un totale di €92,8 miliardi, in aumento del 12%. Le masse in Consulenza Evoluta ammontano a €9,6 miliardi, in aumento del 30%. La raccolta netta nel 2023 è di €5,9 miliardi, in aumento del 3%, mentre la raccolta netta a gennaio 2024 è di €323 milioni.
È stato proposto un dividendo di €2,15 per azione, da corrispondere a maggio 2024 (€1,55) e febbraio 2025 (€0,60). Il CET1 ratio è del 17,8% e il TCR è del 19,0%.
Gian Maria Mossa, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Banca Generali, ha commentato: "Siamo molto soddisfatti dei risultati che fotografano la forza e l'eccellenza della nostra realtà, sempre più un punto di riferimento per le famiglie e le imprese nella gestione del patrimonio. Il 2023 è stato un anno complesso, ma siamo riusciti a performare meglio in termini di raccolta rispetto all'anno precedente e a registrare il miglior anno della nostra storia per utili e masse, il tutto rafforzando la solidità patrimoniale e aumentando la remunerazione degli azionisti. La professionalità dei nostri banker e la completezza dell'offerta si confermano elementi distintivi del nostro modello di business, con un crescente interesse per l'advisory evoluta e le soluzioni personalizzate. Siamo ottimisti sulle prospettive di crescita sostenibile della nostra banca grazie ai progetti strategici in fase di roll out, con particolare focus su dati e Svizzera".
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