Azioni: ok il prezzo è giusto?
Le azioni vengono scambiate quotidianamente sulla base di quotazioni che sono determinate dall’incontro della domanda e dell’offerta.
Da una parte abbiamo coloro che vendono, dall’altra gli acquirenti.
Gli ordini di acquisto e vendita possono essere inseriti al meglio (quando si vuole portare a termine la compravendita in ogni caso) oppure con un limite di prezzo.
In questo ultimo caso, l’operazione viene eseguita solamente al raggiungimento del livello di prezzo indicato in sede di inserimento dell’ordine.
Il prezzo quindi, è l’espressione numerica alla quale una azione può essere scambiata sul mercato in un dato momento.
Il prezzo di una singola azione è quindi il risultato che si ottiene dividendo il patrimonio netto per il numero delle azioni in circolazione?
Non è così. Diverse variabili, infatti, concorrono alla determinazione della quotazione di un singolo titolo sul mercato, a cominciare dalle prospettive, dai rumors, dalla speculazione, dal momento di mercato, dai tentativi di scalata alla società stessa e via dicendo.
Ecco perchè, anche i minimi e i massimi di ogni singola azione sono dati importanti da monitorare.
Che cosa si intende, invece, quando si parla del valore di una azione?
Azioni: il concetto di valore
Facciamo una premessa, innanzitutto: in senso generale, la differenza tra prezzo e valore è abbastanza chiara.
Il prezzo si riferisce al costo che si sostiene per l’acquisto di un bene o di un servizio. Il valore, invece, rappresenta ciò che, quel bene, rappresenta per chi lo ha comprato.
Posso, ad esempio, spendere 50 euro per comprare un qualsiasi oggetto che però, per me, può avere un enorme valore per ciò che rappresenta o per l’utilità che mi procura.
Ergo, il prezzo di quell’oggetto sarà di 50 euro, ma il suo valore, per me, sarà molto ma molto superiore.
Quando si parla di valore di un titolo azionario, invece, ci si riferisce a quella che dovrebbe essere la sua quotazione ipotetica nel momento in cui si prendessero in considerazione esclusivamente i fondamentali della società, ovvero i dati di bilancio.
Il valore, quindi, non è altro che la fotografia dello stato di salute di una determinata azienda, ovvero la proiezione numerica unitaria della situazione finanziaria, economica e reddituale di una società quotata sul mercato.
Quanto evidenziato sino ad ora, è molto importante per approcciare in modo corretto i mercati finanziari e i titoli azionari nello specifico.
Azioni: priorità al prezzo o al valore?
Sorge quindi spontaneo un quesito: quando si sceglie un titolo azionario, si deve fare una valutazione in base al prezzo o al valore?
La risposta non è così semplice, né tanto meno scontata.
In linea di massima, occorre fare attenzione e riferimento a entrambi i parametri.
Se, infatti, occorre fare una analisi dei fondamentali dell’azienda, capirne lo stato di salute e le prospettive future, non si può prescindere dal valutare il prezzo di mercato che, in un dato momento, può anche essere decisamente lontano dal valore dell’azienda.
Ecco, il paragone tra i due parametri, il confronto tra gli stessi e il loro bilanciamento, dovrebbe consentire di poter fare le proprie scelte non solo in modo coerente, ma soprattutto assennato.
Ovviamente, nel momento in cui vi sia uno scostamento elevato tra i due parametri, si deve cercare di comprendere che cosa ha spinto le quotazioni del titolo così in alto o così in basso rispetto al loro reale valore.
Raccogliere e valutare le informazioni per agire in modo consapevole: la conoscenza è sicuramente il modo migliore per poter prendere qualsiasi decisione.