PickaBù è una nuova iniziativa di Azimut concepita per supportare l’economia reale. Si tratta di un marketplace dedicato alle startup italiane emergenti, offrendo agli utenti accesso esclusivo ai loro prodotti e servizi. Paolo Martini, amministratore delegato di Azimut Holding, evidenzia come la forza di PickaBù risieda nella sua comunità di aziende, che condividono la loro base clienti, attualmente composta da circa un milione di utenti, oltre a quelli di Azimut.
Il progetto prevede un piano di co-marketing collaborativo, con le società presenti in piattaforma che condividono la loro clientela e offrono vantaggi esclusivi, ampliando così la base utenti per tutti. Per sviluppare PickaBù, Azimut ha creato una startup, Italian Excellence, in collaborazione con Mercurio Gp, esperta di marketing, e consulenti finanziari del gruppo.
I vantaggi di PickaBù
Secondo Martini, tra il 30% e il 50% dei capitali raccolti dalle imprese vengono investiti in attività di marketing per favorire la crescita. Grazie a PickaBù, le startup possono beneficiare di un ecosistema condiviso dove, con il supporto di Mercurio Gp, le offerte sono indirizzate in base alla profilazione degli utenti, utilizzando tecnologie di geomarketing e l’intelligenza artificiale.
Attualmente, PickaBù ospita 18 aziende di vari settori, tra cui Fessura, Cosaporto, Switcho, Cicero e Zago Milano. Queste aziende hanno la possibilità di presentare i loro prodotti e servizi a condizioni vantaggiose per tutti gli iscritti alla piattaforma. L'acquisto dei servizi e prodotti di queste società non solo sostiene le startup italiane, ma contribuisce anche al rendimento dei fondi investiti in queste realtà.
Azimut sottolinea come grazie a PickaBù, chi ha investito nei fondi di private equity e venture capital può usufruire, come consumatore, dei prodotti delle aziende su cui ha investito, promuovendo così un circolo virtuoso di supporto reciproco tra investitori, clienti e aziende.
Azimut a supporto dell'economia reale dal 2014
Azimut ha iniziato questo percorso di supporto all’economia reale nel 2014, creando un ponte tra risparmio gestito e imprese italiane. Nel 2018 è stato lanciato il primo prodotto che ha democratizzato gli investimenti nei mercati privati, permettendo agli investitori privati di accedere ai rendimenti offerti dal private equity, dal private debt, dal venture capital e dalle infrastrutture. Negli anni successivi,
Azimut ha continuato a perseguire questa idea, raggiungendo quasi 50mila clienti che hanno investito nei mercati privati e oltre 8 miliardi di masse, pari al 13,3% del patrimonio gestito del gruppo. L'obiettivo è di arrivare almeno al 15% entro la fine del 2024.
In Borsa il titolo ha intrapreso da fine ottobre, un trend rialzista che fa riconquistare i livelli di gennaio 2022, sopra ai 26 punti.
(Redazione)