AXA Investment Managers: verso politica monetaria più attendista

05/04/2024 13:50

AXA Investment Managers: verso politica monetaria più attendista
Alessandro Tentori, Chief Investment Officer Europe, AXA IM, ha sottolineato che l'inflazione rimane uno dei temi centrali per le banche centrali, con una diminuzione dell'inflazione nell'eurozona rispetto al 2023 e una crescita ancora modesta. La politica monetaria della Bce è attualmente restrittiva, ma potrebbe diventare più attendista se la situazione macroeconomica dovesse migliorare, con la possibilità di rimandare i tagli dei tassi. La recente riunione della Banca centrale europea ha portato a un aggiustamento delle previsioni di crescita per il 2024, avvicinandole al consensus degli analisti.

Il profilo dell'inflazione è stato rivisto, ma non ha ancora raggiunto il target della banca centrale, previsto dagli economisti di AXA IM per la seconda metà del 2025. Si è discusso del ruolo della politica monetaria, con l'ipotesi di un possibile taglio dei tassi rimandato alla riunione di giugno, e la prospettiva di una politica monetaria più attendista nel caso di un miglioramento del quadro economico dell'eurozona.
Le previsioni di crescita per gli Stati Uniti sono in netto contrasto con quelle per l'eurozona, con una crescita stimata in aumento. La Federal Reserve ha indicato che l'economia statunitense va meglio del previsto, con l'inflazione che fatica a raggiungere il target nel breve termine. Gli ultimi dati sull'inflazione negli USA mostrano un aumento sopra le aspettative, con un acceleramento dei prezzi al consumo a febbraio.

Per quanto riguarda il posizionamento degli investimenti, si evidenzia un aumento dei flussi sia sul mercato azionario che su quello obbligazionario corporate. Si preferisce mantenere un'attitudine "risk on", ma senza esagerare sul mercato americano, suggerendo di considerare anche obbligazioni corporate o high yield per un'esposizione all'universo aziendale. Si consiglia inoltre di avere un portafoglio con scadenze obbligazionarie contenute e di diversificare geograficamente gli investimenti, evitando di concentrarsi esclusivamente sugli Stati Uniti e includendo esposizione a Europa e Cina, con una quota del 20-25% in dollari.

(NEWS Traderlink)

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