Nuovo aumento dell’RC auto registrato a settembre 2024 e nuova stangata per gli automobilisti accertata. Nonostante le buone notizie sul fronte economico europeo, come la discesa più rapida del previsto dell'inflazione e la possibilità di un taglio dei tassi BCE di ben 50 punti base che fa tirare un sospiro di sollievo ai consumatori, in Italia la spesa per l’assicurazione auto sembra prendere una direzione opposta. Anziché approfittare di una tregua, i costi delle polizze Rc Auto 2024 continuano a salire vertiginosamente.
Alcune città italiane, secondo gli ultimi dati disponibili, quelli dello scorso settembre, hanno fatto registrare aumenti dell’11% rispetto all'anno scorso, un incremento che pesa non poco sui bilanci familiari.
Vediamo insieme la situazione in dettaglio, basandoci sui dati aggiornati dell’IVASS, l’istituto di vigilanza sul comparto assicurativo, quali sono le città più care, dove gli automobilisti pagano di meno e quali sono i nuovi importi medi. Prima, però, vi lasciamo ad un interessante video YouTube di smettere di lavorare contenente le dritte da mettere in pratica per rimediare ad eventuali aumenti delle tariffe.
Aumento Rc Auto 2024, i dati attuali
L’IVASS, l’ente di sorveglianza sulle assicurazioni, ha pubblicato un bollettino che fotografa chiaramente la situazione degli aumenti. Il prezzo medio di un’assicurazione Rc Auto in Italia si attesta attualmente sui 414 euro, leggermente ridotto rispetto al picco di 418 euro registrato ad agosto 2024. Ma, se guardiamo al confronto su base annua, il rincaro è evidente: +6,8% in termini nominali, ovvero un +6,1% considerando l’inflazione.
Ad agosto 2024 la crescita nominale era stata del +6,7%, e quindi il trend di aumento è costante. Questi rincari sono influenzati da vari fattori, tra cui l'aumento dei costi di gestione delle compagnie assicurative e una crescita dei sinistri in alcune aree del Paese. In tale scenario non sembrano esserci segni di rallentamento, e gli automobilisti continuano a pagare di più per coprirsi da eventuali rischi stradali.
Rc Auto 2024, quali sono le città più colpite dagli aumenti
Dai dati raccolti dall’IVASS emerge un trend allarmante: tutte le province italiane hanno visto un aumento dei costi Rc Auto. Tuttavia, ci sono significative variazioni da città a città.
A settembre 2024, Roma e Caltanissetta hanno registrato il picco di aumenti, con un balzo dell’11% rispetto all’anno precedente. Altri territori non sono stati risparmiati da una simile ondata di rincari. Le tariffe sono salite ovunque, sia chiaro, anche se con percentuali variabili. Al polo opposto, troviamo Reggio Calabria, dove l’aumento è stato più contenuto, pari a +1,3%.
Un dato interessante riguarda il divario di costo Rc Auto tra Napoli e Aosta. Attualmente, questo differenziale di premio è di ben 261 euro, segno di una differenza geografica ancora marcata che penalizza gli automobilisti regioni meridionali. Tuttavia, è incoraggiante notare che rispetto al 2014 questa differenza si è ridotta del 40,5%, grazie a iniziative mirate di riequilibrio tariffario. Ciononostante, rimane comunque una sostanziale disparità tra Nord e Sud che sembra destinata a perdurare.
Dove si paga di più e dove di meno: tutti gli importi
Gli aumenti dell'Rc Auto possono essere definiti quasi “democratici” perché riguardano tutte le fasce di merito degli assicurati, anche se con importanti oscillazioni di prezzo da città a città. Ma andiamo nello specifico degli importi.
Se guardiamo ai dati attuali, sono Napoli e Prato le città più care d'Italia per quanto riguarda l’assicurazione auto. Il premio medio annuo è rispettivamente di 595 e 601 euro. Sono cifre che pesano significativamente sui bilanci familiari e che, a fronte dell’aumento del costo della vita, stanno creando non poche difficoltà a chi risiede in queste aree.
Dall’altro lato della classifica troviamo le città più “convenienti”: Enna, Potenza e Oristano. A Enna il premio medio si attesta sui 294 euro, seguita da Potenza con 305 euro e Oristano a quota 309 euro. Anche se città come queste godono di tariffe Rc Auto decisamente inferiori, l'incremento medio registrato in Italia è comunque significativo: si parla di un aumento generale del +9,8%.
Inoltre, va notato che persino gli assicurati in prima classe, quindi con un alto livello di merito e storicamente meno penalizzati, hanno visto un incremento delle tariffe. Per loro l’aumento medio è stato del +6,1%.