Novità per la NASpI dal 2025 sul fronte degli importi. L’indennità di disoccupazione introdotta nel 2015 come sostegno in favore ai lavoratori dipendenti rimasti senza lavoro, per cause non imputabili alla propria volontà, potrebbe riservare una sorpresa ai beneficiari il prossimo anno.
Scopriamo insieme cosa cambia e quali sono le novità attese sul fronte aumento degli importi in base alla Manovra 2025. Prima, però, vi lasciamo al video YouTube di Radio UCI APS contenute nella nuova Legge di Bilancio.
A chi spetta la NASpI e come funziona adesso
In base alla normativa vigente, l’accesso alla NASpI è vincolato al rispetto di specifici requisiti contributivi e temporali. Possono infatti beneficiarne i lavoratori disoccupati che nei 4 mesi prima del licenziamento hanno versato contributi per non meno di 13 settimane, compresi quelli figurativi (assenza da lavoro per malattia, maternità, etc.).
L’importo delle somme mensili spettanti a titolo di NASpI viene determinato prendendo in considerazione la retribuzione media (mensile) del lavoratore negli ultimi quattro anni. L’assegno spetta per non più di 2 anni (24 mesi).
Cogliamo l’occasione di ricordare ai nostri lettori che l'importo cala dopo 5 mesi di ricezione dell’indennità di disoccupazione. Per ogni mensilità successiva alla sesta si riduce in misura del 3%. Se il lavoratore disoccupato ha un’età anagrafica di 55 anni, il taglio si applica dall’ottava mensilità.
Aumento NASpI 2025, cosa cambia per la disoccupazione dal prossimo anno
La NASpI 2025 potrebbe lievitare negli importi dal prossimo anno. In vista dell’arrivo del nuovo anno, non si escludono delle modifiche in aumento del limite massimo dell’importo mensile della disoccupazione, riconosciuto dall’INPS ai beneficiari della prestazione.
Per meglio capire cosa stiamo dicendo, basta rispolverare il funzionamento della Nuova Assicurazione per l’Impiego. Annualmente l’INPS rende note le soglie minime di assegnazione applicate all’indennità.
L’importo mensile massimo percepibile nel 2024 è fissato a 1.550 euro. Una cifra influenza in aumento dall’inflazione.
Per la NASpI 2025, con ogni probabilità, troverà conferma la soglia stabilità quest’anno dall’INPS (1.550 euro), seppur con un piccolo accorgimento: ancora una volta l’importo massimo percepibile dai beneficiari subirà l’effetto dell’inflazione. Insomma, il tetto massimo dell’importo mensile da ricevere in pagamento a titolo di NASpI potrebbe aumentare, anche se non in maniera importante.
NASpI 2025, stretta sui beneficiari: chi sono gli esclusi
Le sorprese sulla NASpI 2025, però, vanno ben oltre l’aumento dell’importo massimo dell’importo della disoccupazione. La novità principale riguarda l’inserimento obbligatorio dei percettori della NASpI nel circuito delle politiche attive per il lavoro, come annunciato dalla ministra del Lavoro Marina Calderone.
Tale inversione di rotta riflette l’obiettivo del Governo Meloni di promuovere il reimpiego e combattere l’utilizzo improprio dei sussidi di disoccupazione. Ecco perché dal prossimo anno alcuni attuali beneficiari della NASpI saranno esclusi dal contributo. Di chi si tratta?
Per avere il quadro chiaro della situazione è necessario rispolverare alcuni concetti legati all’indennità. Fino al 31 dicembre 2024, chi rientra in Italia dopo un solo giorno di lavoro all’estero può beneficiare di 180 giorni di NASpI. La Legge di Bilancio 2025 ha previsto la cancellazione di questa opzione, eliminando un’applicazione della norma che in passato ha consentito a molti di accedere ai sussidi con requisiti minimi.
Dal prossimo anno, con l’introduzione delle nuove regole, la platea degli aventi diritto alla NASpI 2025 si restringe, escludendo coloro che attualmente sfruttano tale eccezioni normativa.