La rivalutazione e l'inflazione porteranno ad un aumento dell'assegno unico a partire dal 1° gennaio 2024.
Il Governo ha stimato un incremento dell'importo del 5,3%, basato sull'andamento dell'inflazione. L'ISTAT ogni anno stabilisce l'andamento dei prezzi al consumo e indica una percentuale di adeguamento per i sussidi statali, facendoli così adeguare all'aumento generale dei prezzi.
Nonostante l'economia si stia lentamente riprendendo, il valore definitivo dell'aumento sarà stabilito verso fine anno.
Parallelamente, le soglie ISEE saranno modificate in base all'indice dei prezzi al consumo. La soglia minima ISEE per ottenere l'importo massimo dell'assegno unico passerà da 16.215 a circa 17.100 euro, mentre la soglia massima salirà a 45.574 euro.
Il Governo sta anche lavorando su un "pacchetto secondo figlio", che prevede un importo dell’assegno unico maggiore a partire dal secondo figlio, per incentivare le famiglie. Gli incrementi dei valori sono ancora da definire, ma non dovrebbero esserci ostacoli sulle risorse.
L'attenzione del Governo non è rivolta solo all'assegno unico, ma a tutto il sistema di welfare a sostegno della genitorialità. Tra le novità previste ci sono la certificazione della parità di genere e un codice di autodisciplina per il sostegno alla maternità, che punta a sensibilizzare le imprese sull'importanza dell'occupazione femminile. Inoltre, si prevedono anche incentivi per le imprese che assumono donne e che realizzano asili nido aziendali o distrettuali.
Il sostegno alla famiglia e alla genitorialità è un punto centrale del disegno di legge di bilancio 2024, che il Governo presenterà entro il 20 ottobre 2023. L'obiettivo è invertire la rotta del calo delle nascite, che ha portato ad una riduzione della popolazione residente di circa 179.000 unità nel 2022 rispetto all'anno precedente.
(Redazione)