Novità per gli assegni di invalidità 2025. Dal prossimo anno sono previsti aumenti degli importi delle prestazioni pensionistiche al fine di migliorare le condizioni economiche di milioni di persone con disabilità in Italia.
Questi adeguamenti, sono frutto della rivalutazione annuale basata sull’inflazione che mira a preservare il potere d’acquisto dei pensionati in un contesto di crescenti costi.
Va ricordato che la rivalutazione tiene conto dei dati ISTAT e si applica alle diverse prestazioni pensionistiche.
Ma attenzione, perché tale aumento non spetterà gli assegni di invalidità ordinaria 2025? Ecco perché. Prima però vi lasciamo al video YouTube di Invalidità e Diritti sulla guida completa per richiedere l'Assegno ordinario di invalidità.
Assegno Invalidità 2025, nessun aumento degli importi: ecco perchè
Ancora novità per le prestazioni pensionistiche 2025: per molti di essi si attende una maggiorazione dello 0,8 per cento, con la rivalutazione che tornerà dopo il cambio di meccanismo ad essere piena.
Per le pensioni minime ci sarà un ulteriore aumento del 2,2%, ossia poco meno di 2 euro in più al mese.
Dunque cambia il meccanismo della rivalutazione: si abbandona il meccanismo ai sei fasce per tornare alla rivalutazione piena.
La rivalutazione (perequazione automatica) viene effettuata ogni anno e si tornerà al vecchio sistema previsto dalla legge n. 388/2000 che prevede tre fasce di reddito:
- 100 per cento per i trattamenti fino a 4 volte il minimo;
- 90 per cento per quelli fino a 5 volte il minimo;
- 75 per cento per quelli superiori a 6 volte il minimo.
Dal gennaio 2025, è prevista tale rivalutazione ma attenzione perché questa non sarà applicata all’assegno ordinario di invalidità, ma interessa invece la pensione minima. Quest’ultima, fissata a 603,40 euro per 13 mensilità, sarà incrementata del 2,2%, portando l’importo a 616,67 euro mensili.
Il trattamento minimo resta comunque un parametro essenziale per verificare l’integrazione dell’assegno ordinario e la compatibilità con altri redditi.
Assegno di Invalidità 2025, è possibile integrare gli importi
Attenzione però perché l’assegno di invalidità può essere integrato quando l’importo riconosciuto risulta inferiore al trattamento minimo stabilito dalla legge.
In questi casi, l’assegno può essere aumentato fino a raggiungere la soglia del trattamento minimo.
Ma bisogna prestare attenzione però perché l’integrazione non è concessa ai beneficiari che hanno redditi personali superiori a due volte l’importo annuo dell’assegno sociale.
Inoltre, non è applicabile ai titolari di pensioni calcolate interamente con il sistema contributivo.
Ed inoltre va ricordato che l’assegno può subire riduzioni nel caso in cui il beneficiario percepisca redditi derivanti da un’attività lavorativa, in base ai limiti previsti dalla normativa vigente.
Gli importi attualmente in vigore
L’INPS al momento non ha comunicato modifiche degli importi per gli assegni di invalidità 2025. Dunque sono riconfermate le cifre dei mesi scorsi.
Per chi rispetta i limiti reddituali, l’importo mensile dell’assegno d’invalidità è di :
- 333,33 euro mensili per gli invalidi, ciechi parziali e sordi;
- 360,48 euro mensili per i ciechi assoluti ma non ricoverati;
L’indennità di accompagnamento, invece è slegata da qualsiasi limite reddituale ed al momento è di 531,76 euro per gli invalidi totali e a 978,50 euro per i ciechi assoluti.
Slegata da qualsiasi limite di reddito è l’indennità di accompagnamento, che è di 531,76 euro per gli invalidi totali e a 978,50 euro per i ciechi assoluti.