Aspettativa di vita in forte crescita ma non senza problemi

13/08/2024 17:33

Aspettativa di vita in forte crescita ma non senza problemi

Obiettivo: vivere sempre di più e meglio

Un recente report di Allianz ha preso in esame uno dei temi che in questo periodo riscuotono maggiore interesse tra la popolazione: vivere più a lungo mantenendosi in buone condizioni.
Non c'è bisogno di essere acuti osservatori per accorgersi che sempre più spesso l'età anagrafica di un individuo non corrisponde a quella apparente.

Sempre più persone non svolgono lavori usuranti, fanno attenzione all'alimentazione e praticano attività fisica regolarmente con l'obiettivo, dichiarato o meno, di prolungare il più possibile la fascia di "vita utile", ovvero quella in cui si è in condizioni fisiche tali da potersi permettere di fare tutto o quasi: molto poco prosaicamente si potrebbe affermare che si cerca di prolungare la giovinezza fin quando possibile.

A questo si devono aggiungere il progresso nelle cure mediche e nella salute pubblica.

Balzo dell'aspettativa di vita ma attenzione alla qualità

Tutto ciò si è tradotto in un incremento dell'aspettativa di vita tra il 2000 e il 2019 di quasi sei anni, in base ai dati di una recente indagine del World Economic Forum.
Allianz fa però notare che l'incremento della vita media non questo non implica automaticamente un miglioramento della qualità della vita stessa. Anzi, si registra la tendenza contraria, ovvero si vive di più ma gli anni aggiuntivi spesso trascorrono in uno stato caratterizzato da problemi di salute.

Dal report del WEF emerge che nel 2000 l'aspettativa di vita in stato sano era di 58,4 anni più 8,3 con problemi di salute (totale 66,7). Nel 2019 si è passati a 63,3 e 9,2 rispettivamente (totale 72,5). In percentuale l'aspettativa di vita sana è salita dell'8,4%, quella di vita con problemi di salute di quasi l'11%.
Questo comporta un aumento della spesa sanitaria, attualmente già vicini al 10% nei Paesi OCSE. E la percentuale è destinata a crescere data la tendenza in atto, cui vanno sommati anche gli effetti negativi del cambiamento climatico come l'aumento delle temperature e le alluvioni di acque reflue.

I sei campi di intervento

Allianz individua sei campi in cui agire per gestire il problema.

Il primo riguarda la resistenza dei batteri e microorganismi ai farmaci: si evidenzia un'evoluzione degli stessi, come osservato recentemente con la pandemia. Il secondo è relativo il cambiamento climatico con l'esposizione di 1,6 miliardi di persone che lavorano all'aperto al rischio di eventi atmosferici avversi.
Il terzo riguarda quella fetta di popolazione che si nutre male e non fa attività fisica.

Il quarto è rappresentato dalla scarsa copertura delle spese sanitarie in alcuni Paesi. Il quinto riguarda le infrastrutture (di sanificazione, di sicurezza energetica, pulizia delle acque) per fronteggiare i problemi posti dal cambiamento climatico.

Il sesto è relativo al problema della salute mentale.

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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