Asia-Pacific: a Tokyo il Nikkei 225 perde lo 0,74%

Dopo una brusca frenata della chiusura dell'ottava a Wall Street (con il Nasdaq Composite, il peggiore dei tre principali indici di New York, che ha perso l'1,62% venerdì), la tendenza al ribasso si è confermata all'inizio della nuova settimana nei mercati asiatici. Questo a causa delle preoccupazioni legate alle tensioni in Medio Oriente, scatenate dall'attacco con missili e droni dell'Iran contro Israele.
Questa ulteriore volatilità si aggiunge a fattori ribassisti come l'inflazione persistente e le prospettive di tassi di interesse più alti per un periodo più lungo del previsto. Mary Daly, presidente della Federal Reserve Bank (Fed) di San Francisco, ha dichiarato che non c'è fretta di ridurre i tassi di interesse negli Stati Uniti, poiché l'istituto centrale di Washington ha ancora "molto lavoro da fare" per far sì che l'inflazione raggiunga il target del 2%.

"La politica monetaria è ben posizionata e devo avere piena fiducia che l'inflazione stia procedendo nella giusta direzione prima di valutare un taglio", ha spiegato Daly. Il clima negativo nella regione si è concretizzato con un calo dell'indice Msci Asia-Pacific di circa lo 0,80%, escludendo il Giappone.

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