L'azionario asiatico ha avuto una tendenza prevalentemente negativa a seguito dell'annuncio sui tassi della People's Bank of China e in attesa della decisione della Federal Reserve, la banca centrale degli Stati Uniti guidata da Jerome Powell.
Alle 7.30 circa ora italiana, l'indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha registrato un calo dello 0,51%.
Le borse di Hong Kong e Shanghai hanno ceduto rispettivamente lo 0,72% e lo 0,33%. Seoul ha riportato un calo dello 0,22%, mentre Sidney ha perso lo 0,59%.
La People's Bank of China, la banca centrale della Cina, ha annunciato oggi di mantenere stabili i tassi di finanziamento Loan Prime Rate (LPR) a 1 e 5 anni, rispettivamente al 3,45% e al 4,20%.
Il fatto che la PBoC abbia mantenuto invariati i tassi era ampiamente previsto, così come è ampiamente attesa la decisione di Powell e della Federal Reserve di mantenere i tassi dei fondi federali degli Stati Uniti nel range compreso tra il 5,25% e il 5,5%, il livello più alto degli ultimi 22 anni, dopo l'incremento di 25 punti base di fine luglio.
Tuttavia, ci sono dubbi su quali decisioni prenderà la Fed nei prossimi incontri, soprattutto in un momento in cui la paura di un aumento dell'inflazione è alimentata dal trend dei prezzi del petrolio, che puntano verso i 100 dollari al barile.
Dal punto di vista macroeconomico, è stato reso noto il deficit commerciale del Giappone relativo al mese di agosto.
Il deficit è diminuito del 66,7% su base annua, attestandosi a 930,5 miliardi di yen (equivalenti a 6,3 miliardi di dollari), rispetto ai 2,79 trilioni di yen dello stesso mese dell'anno scorso.
Tuttavia, il deficit, sebbene in calo, è risultato superiore ai 659,1 miliardi di yen previsti dagli economisti intervistati da Reuters.
Le importazioni del Giappone sono diminuite del 17,8%, inferiore al calo atteso del 19,4%, mentre le esportazioni hanno registrato un calo dello 0,8%, rispetto al -1,7% stimato dal consensus.
C'è grande attesa in Giappone per l'annuncio sui tassi che arriverà venerdì 22 settembre dalla Bank of Japan guidata da Kazuo Ueda.
La politica monetaria della BoJ rimane incentrata sui tassi negativi (-0,1%) e sul controllo della curva dei rendimenti (YCC), nonostante l'aumento dell'inflazione anche in Giappone.
I trader cercheranno di valutare eventuali segnali di cambiamento durante il meeting della Bank of Japan, dopo che il governatore Ueda ha parlato di una possibile fine dei tassi negativi in caso di crescita sostenibile dell'inflazione.
Ieri, in attesa della decisione della Fed, Wall Street ha registrato una sessione negativa: il Dow Jones Industrial Average ha perso 290,91 punti (-0,84%), scendendo sotto la media mobile a 50 giorni per la prima volta dal 1° giugno.
Lo S&P 500 ha registrato una perdita dello 0,77%, chiudendo a 4.370,36 punti, mentre il Nasdaq Composite ha registrato un calo dell'1,17% a 13.316,93 punti.
Alle 7.05 circa ora italiana, i futures sul Dow Jones e lo S&P 500 registrano un calo dello 0,10%, mentre sul Nasdaq cedono lo 0,17%.
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