L'India sta diventando sempre più importante per le strategie di crescita delle grandi aziende dello streaming. Apple, ad esempio, ha stretto un accordo con Bharti Airtel, uno dei principali operatori di telecomunicazioni indiani, per distribuire in modo più ampio i contenuti di Apple TV+ e Apple Music.
Obiettivo e accordi
L'obiettivo dell'azienda di Cupertino è accrescere la propria presenza nel mercato indiano dei media e dell'intrattenimento, che ha un valore stimato di circa 28 miliardi di dollari. Sotto l'accordo, i contenuti audio e video di Apple faranno parte dei pacchetti offerti ai clienti premium di Airtel. In particolare, Apple TV+ sarà inclusa negli abbonamenti a banda larga domestici e telefonici, mentre Apple Music sostituirà un'app di streaming audio già esistente.
Non tutti i 281 milioni di clienti di Airtel avranno accesso a questi contenuti, dato che l'accordo riguarda solo gli abbonati. Tuttavia, questa scelta è in linea con la strategia di Apple, che con l'iPhone detiene una piccola, ma lucrativa quota del 6% del mercato degli smartphone in India.
Competitor in India
Con questa mossa, Apple TV+ potrà competere con i giganti dello streaming in India, come Netflix, Amazon Prime Video, Disney+ Hotstar e JioCinema, controllata dal più ricco uomo d'Asia, Mukesh Ambani, presidente di Reliance Industries.
Recentemente, il futuro del mercato dello streaming in India è diventato più chiaro. La Commissione per la Concorrenza indiana ha approvato la fusione da 8,5 miliardi di dollari tra la controllata indiana di Disney e gli asset media di Reliance, creando il più grande gruppo del settore nel paese. Nonostante le preoccupazioni iniziali riguardo la posizione dominante del nuovo gigante nel settore dei diritti televisivi del cricket, l'operazione è stata approvata.
Infine, un'altra notizia rilevante riguarda la fusione fallita tra Sony e il player locale Zee Entertainment. A causa di disaccordi sulla governance, Sony Pictures Television si è ritirata, e Zee ha cercato di portare l'azienda in tribunale. Tuttavia, i due gruppi hanno raggiunto un accordo che non comporterà transazioni finanziarie tra di loro.
(Redazione)