La Borsa di New York ha avuto un avvio misto. Il Dow Jones, spinto dalle banche, ha registrato un guadagno dello 0,2%, mentre l'S&P 500 e il Nasdaq Composite, frenati da alcuni indicatori macroeconomici deludenti, hanno perso rispettivamente lo 0,1% e lo 0,3%.
Bank of America è uno dei titoli in evidenza, con un incremento del 2,4%. La banca ha reso noto che i profitti netti del secondo trimestre sono cresciuti da 6,2 a 7,4 miliardi di dollari, equivalenti a 88 centesimi per azione, contrariamente ai previsti 84 centesimi. I ricavi sono aumentati del 11% annuo, raggiungendo i 25,2 miliardi di dollari, superando le stime degli analisti di 25,0 miliardi.
Bank of New York Mellon ha registrato un incremento dell'1%. La società ha comunicato che i profitti netti del secondo trimestre 2023 sono saliti da 835 milioni, pari a 1,03 dollari per azione, a 1,03 miliardi, e 1,30 dollari per azione, contro gli 1,24 dollari previsti. I ricavi nei tre mesi al 30 giugno sono cresciuti del 5% annuo, raggiungendo i 4,45 miliardi, contro i 4,37 miliardi attesi dagli analisti. La performance è sostenuta da un balzo del 33% annuo delle entrate nette, che ha compensato il declino del 2% dei ricavi da commissioni.
Morgan Stanley ha guadagnato il 2%. La banca d'affari ha concluso il secondo trimestre con profitti netti in calo del 14%, a 2,05 miliardi di dollari. La performance è stata influenzata dal rallentamento delle fusioni e acquisizioni, che ha ridotto le entrate dell'investment banking. Nonostante ciò, i ricavi totali nei tre mesi al 30 giugno sono scesi del 7% annuo, a 13,46 miliardi di dollari, ma hanno comunque superato i 13,02 miliardi previsti.
A livello macroeconomico, le vendite al dettaglio sono aumentate dell'1,49% annuo a giugno, contro l'1,96% del mese precedente e l'1,60% previsto dagli economisti. Su base mensile, le vendite al dettaglio sono aumentate dello 0,2%.
La Federal Reserve ha segnalato che a giugno l'indice della produzione industriale è diminuito dello 0,5% rispetto al mese precedente e dello 0,4% su base annua. Il tasso di utilizzo della capacità produttiva è sceso al 78,9%.
L'indice NAHB/Wells Fargo di luglio, relativo alle condizioni del mercato delle abitazioni unifamiliari, si è attestato a 56 punti, in linea con le previsioni. Infine, l'indice delle scorte delle imprese a maggio ha registrato un aumento dello 0,2% rispetto al mese precedente.
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