I lavoratori vicini alla pensione possono richiedere anche nel 2025 l'Ape Sociale, che permette di ritirarsi anche 4 anni prima rispetto alla Pensione di Vecchiaia.
Ovviamente se si rispettano tutti i requisiti previsti quest'anno. L'Ape Sociale torna infatti nel 2025 con diverse novità per quanto riguarda le finestre di accesso e i requisiti.
Vediamo infatti come cambia l'Ape Sociale rispetto all'anno prima, e come fare per richiederla.
Per saperne di più in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di lucia pirruccio.
Ape Sociale, cosa cambia nel 2025 tra finestre d'accesso e requisiti
Principale novità del 2025 per l'Ape Sociale sono le finestre d'accesso, ovvero le scadenze per la presentazione delle domande di verifica.
Si potrà infatti richiedere l'Ape soltanto se si presenterà la domanda di certificazione del diritto entro il 31 marzo, il 15 luglio o massimo entro il 30 novembre 2025.
Se si va oltre l'ultima data, toccherà andare in pensione con l'Ape Sociale a partire dall'anno successivo.
L'INPS provvederà a comunicare l'esito dell'istruttoria non oltre il 30 giugno per le domande presentate fino al 31 marzo, e non oltre il 15 ottobre se entro il termine del 15 luglio.
Per le richieste inoltrate fino al termine del 30 novembre, l'esito potrà essere comunicato al massimo entro il 31 dicembre.
Per quanto riguarda invece i requisiti, si conferma per il 2025 il requisito anagrafico dei 63 anni e 5 mesi d'età. Inoltre, bisognerà avere maturato:
Potranno richiedere l'Ape Sociale nel 2025 solo i lavoratori che si trovano:
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in stato di disoccupazione (con Naspi già percepita),
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ad assistere un proprio caro in qualità di caregiver da 6 mesi al momento della domanda,
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con una riduzione della capacità lavorativa al 74%.
Ape Sociale, come richiederla nel 2025
Per richiedere l'Ape Sociale nel 2025 il lavoratore dovrà rientrare nelle condizioni sopramenzionate entro il 31 dicembre 2025 e presentare la domanda non oltre il 30 novembre.
Tale domanda dovrà essere indirizzata alle sedi territoriali INPS in modalità telematica, utilizzando la pagina ufficiale dell'Istituto.
Se si è già in possesso di tutti i requisiti previsti, è possibile presentare la domanda di accesso in via contestuale o nelle more dell'istruttoria della richiesta. In questo modo, si potrà evitare di perdere eventuali mensilità dell'Ape Sociale.
Inoltre, si potrà avere il primo rateo della pensione già a partire dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda di accesso.
Ape Sociale, anche nel 2025 l'importo non cambia
Come negli anni precedenti, anche nel 2025 l'importo dell'Ape Sociale rimane fisso a 1.500 euro. O meglio, il tetto della pensione rimane a 1.500 euro.
Un po' come previsto per Quota 103, l'Ape Sociale obbliga tutti i suoi pensionati ad avere una pensione più contenuta, anche nel caso in cui i contributi maturati consentano un assegno decisamente più generoso.
Ma attenzione: questo vale nel caso in cui il richiedente risulti iscritto ad un'unica Gestione Previdenziale. Nel caso di contribuzione accreditata (o versata) presso più Gestioni, come precisa l'INPS sul sito ufficiale:
"[...] il calcolo della rata mensile di pensione è effettuato pro quota per ciascuna gestione in rapporto ai rispettivi periodi di iscrizione maturati, secondo le regole di calcolo previste da ciascun ordinamento e sulla base delle rispettive retribuzioni di riferimento".
A parte ciò, l'importo rimane comunque fisso per tutta la durata della percezione.
Infatti, anche nel 2025 l'assegno dell'Ape Sociale non è soggetto a rivalutazione annua. E in caso di decesso del titolare, non è nemmeno reversibile ai superstiti.