L'Autorità per la concorrenza europea ha messo sotto osservazione la collaborazione fra Microsoft e OpenAI.
La collaborazione di Microsoft e OpenAI
Negli ultimi dodici mesi, l'importante multinazionale americana ha destinato quasi 13 miliardi di dollari a OpenAI, nota start-up di San Francisco che ha sviluppato ChatGPT. Secondo una comunicazione ufficiale proveniente da Bruxelles, l'antitrust europeo sta valutando se l'investimento di Microsoft in OpenAI possa necessitare di un'analisi in base alla normativa UE sulla concentrazione. Microsoft, fondata da Bill Gates e attualmente guidata da Satya Nadella, ha investito circa 13 miliardi di dollari nella giovane azienda californiana, e a fine novembre, dopo una fase di turbolenza in OpenAI che ha portato al licenziamento e successivo reintegro del CEO Sam Altman, ha annunciato che un suo rappresentante si unirà al consiglio di amministrazione di OpenAI in veste di osservatore.
I controlli della Commissione Europea
La Commissione Europea ha fatto sapere che sta esaminando alcuni degli accordi intercorsi tra i principali attori del mercato digitale e gli sviluppatori di intelligenza artificiale generativa. In particolare, si sta valutando l'effetto di tali collaborazioni sulle dinamiche del mercato. Nel frattempo, la commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager si recherà in California per partecipare a una conferenza sull'antitrust nel settore tecnologico e per incontrare i CEO di Apple, Tim Cook, e di Google, Sundar Pichai, oltre a due dirigenti di OpenAI, Mira Murati e Jason Kwon.
La Vestager si recherà in California conscia del fatto che, in Europa, gli investimenti in capitale di rischio nell'intelligenza artificiale generativa sono previsti superare i 7,2 miliardi di euro nel 2023. L'Europa spera di avere futuri leader nel settore come Aleph Alpha in Germania e Mistral Ai in Francia. Tuttavia, data la mole di risorse finanziarie impiegate in questo campo, le autorità per la concorrenza temono che queste innovazioni possano essere monopolizzate da un piccolo gruppo di giganti del digitale come Microsoft, Alphabet, Meta e Baidu, con il rischio che le grandi aziende tecnologiche si appropriano anche dell'intelligenza artificiale generativa.
L'accordo sulla regolamentazione di AI
Ricordiamo che all'inizio di dicembre, l'Unione Europea ha raggiunto un accordo su una regolamentazione dell'intelligenza artificiale con l'obiettivo di prevenire alcuni abusi e promuovere, al contempo, la crescita del mercato. L'UE ha inoltre adottato un regolamento sui mercati digitali, il Digital Market Act, che entrerà in vigore a marzo, per combattere le pratiche anticoncorrenziali delle grandi aziende del settore.
(Redazione)