Il progetto di Alessandro Melzi d’Eril, CEO di Anima, è quello di favorire la crescita dell'azienda mantenendola competitiva sul mercato. Con un orgoglio patriottico, l'intenzione è quella di contribuire positivamente all'economia italiana. Nonostante la crisi del settore, Anima ha effettuato due importanti acquisizioni nel 2023, Castello e Kairos, configurando la strategia per il prossimo piano industriale che dovrebbe essere pronto entro aprile. La società, fondata da Alberto Foà nel 1994, è legata alla distribuzione bancaria e si è espansa nell'ambito istituzionale, contando oggi circa 100 distributori tra reti e istituti di credito.
Clienti di alta fascia
Il CEO di Anima sottolinea l'importanza del segmento di mercato alto, rappresentato da private banking, family office, fund user, reti di promozione finanziaria. Questi clienti, conosciuti per la loro complessità, richiedono un approccio diversificato e prodotti di alta qualità. In questo contesto, le acquisizioni di Kairos e Castello diventano strategiche, offrendo rispettivamente strategie premium e prodotti alternativi illiquidi. Le due società acquisite gestiscono rispettivamente 4,5 miliardi e 4 miliardi di euro.
Anima Holding rivedrà la sua struttura, includendo quattro società di gestione del risparmio: Anima, Kairos, Anima Alternative e Castello. Il CEO di Anima sottolinea l'importanza di questa trasformazione, che porterà ad un aumento del personale da 330 a oltre 500 dipendenti in un anno, con l'aggiunta di nuove competenze.
I dati di bilancio
A novembre 2023, Anima contava quasi 185 miliardi di euro in gestione. Nonostante un anno difficile, l'azienda ha mostrato una forte resilienza, con il marginale di intermediazione e l'utile lordo che hanno raggiunto rispettivamente 254 milioni e 143 milioni di euro. Il CEO si dice moderatamente positivo per il 2024, prevedendo un ritorno a soluzioni più equilibrate tra equity e obbligazionario.
Interesse per la società dagli USA
Melzi d’Eril ha recentemente partecipato al primo roadshow di Anima a Londra, notando un rinnovato interesse per il settore, anche da parte degli investitori americani. Nonostante ciò, non ci sono ancora segnali di nuovi soci strategici. Anima è attualmente partecipata da Banco Bpm, Poste, Fsi di Maurizio Tamagnini e la Gamma della famiglia Caltagirone.
Il CEO di Anima esprime apprezzamento per le parole di Giuseppe Castagna, AD di Piazza Meda, che ha espresso il desiderio di una crescita di Anima e l'intenzione di supportare eventuali investimenti. Melzi d’Eril ritiene fondamentale la crescita per un'azienda come Anima e non teme la competizione, ma la vede come un motivo di orgoglio.
(Redazione)