Andare in pensione con Quota 103 non è il massimo: ecco cosa comporta

07/12/2023 12:01

Andare in pensione con Quota 103 non è il massimo: ecco cosa comporta

O uscire con la Fornero, od optare per una delle varie uscite previdenziali anticipatorie, come ad esempio Quota 103.

Quota che sembra tutto meno che conveniente, a giudicare anche dalle disposizioni che potrebbero finire nella versione definitiva della Manovra di Bilancio 2024.

Per il pensionato che vuole ritirarsi con un'uscita anticipata come questa potrebbe arrischiarsi il proprio assegno, e cos anche il benessere per i prossimi anni.

E non solo.

Vediamo meglio cosa comporta questa uscita previdenziale, e quali alternative ci possono essere per evitare il peggio.

Se vuoi saperne di pi in merito all'argomento, ti suggerisco di approfondire al meglio la questione con questo video Youtube, con ringraziamento al canale PensioniItalia.

Come funziona la quota 103 per le pensioni

In attesa della conferma delle Legge di Bilancio 2024, ad oggi Quota 103 intesa come un'uscita previdenziale anticipatoria prevista per chi ha 62 anni d'et e 41 anni di contributi versati.

In pratica 3 anni in pi di contributi rispetto alla formula 100 prevista per chi maturava i requisiti entro il 31 dicembre 2021.

Ovviamente, rispetto alla Fornero, il sistema basato sul principio delle quote anagrafiche e contributive, come in vigore anche per Opzione Donna e Ape Sociale.

Ma nel tempo la misura diventava sempre pi onerosa per le casse dell'INPS, da qui la necessit di aumentare la parte contributiva.

Prima era a 38 anni, per chi usciva con Quota 100.

Pur di evitare l'aumento contributivo, nella Legge di Bilancio 2022 si alz il requisito anagrafico di altri 2 anni, arrivando con quota 102 a 64 anni di et, ma sempre con almeno 38 di contributi.

Ora si torna alla quota anagrafica di Quota 100, ovvero 62 anni.
Ma a condizione di aver maturato un?anzianit contributiva minima di 41 anni.

Altra modifica rispetto al passato nella finestra di adesione, ossia il periodo intercorrente tra il perfezionamento dei requisiti e la liquidazione effettiva della pensione.

Invece dei 3-6 mesi previsti per i lavoratori del settore privato e pubblico, ora bisogner attendere:

  • ?

    7 mesi, se lavoratore del settore privato,

  • ?

    9 mesi, se lavoratore del settore pubblico.

Quanto si perde con la quota 103

Nodo controverso per Quota 103, soprattutto per chi vorr aderirvi dal prossimo anno, il fatto che il calcolo dell'assegno non sar garantito dalla quota retributiva.

Anche nel caso in cui si avesse sufficienti contributi, versati fino al 1995 o al 2011 in alcuni casi specifici, e quindi si avesse diritto al calcolo secondo modello retributivo, se aderisci a Quota 103 dovrai farti applicare anche su quei contributi il modello contributivo.

Notoriamente svantaggioso perch guarda alla quantit di contributi effettivamente versati, il pensionato rischia una riduzione dell?importo dell'assegno in misura pari al 30-35%.

Anche nel caso in cui si riuscisse a coprire l'eventuale perdita, magari arricchendo la parte contributiva, fino al sessantasettesimo anno di et il valore della pensione riconosciuta con quota 103 non potr mai superare 2270 euro lordi al mese.

Ricordiamo che nelle Quote precedenti, come quella ancora in vigore, la soglia invece pari a 2840 euro lordi.

Secondo i dati forniti dallo studio effettuato dalla UIL, l'applicazione integrale del calcolo contributivo prevederebbe una perdita che pu andare dal 16% per un docente di scuola elementare (-329 euro al mese), fino al 32% di un dirigente medico (-1776 euro al mese).

Cosa ci sar dopo quota 103

L'alternativa a Quota 103 sarebbe Quota 104, introdotta come soluzione "beffa" per chi matura un anno anagrafico in pi per vedere maturare i contributi pre-2011 o pre-1995 sotto regime retributivo.

Per certi versi la stessa 103 una sorta di Quota 104, a causa della nuova finestra di uscita, con lo svantaggio di essere per totalmente contributiva.

Essa porter inevitabilmente a scoraggiare ancor di pi i potenziali beneficiari, e a garantire in futuro una scarsa adesione.

Per evitare il tracollo dell'assegno previdenziale, converrebbe integrare i contributi con una pensione complementare, come con la R.I.T.A., ma i requisiti di accesso prevedono anche l'uscita dal lavoro per poter attivare la rendita.

Come gi prevede la Quota, che non pu essere accumulata con redditi da lavoro se non a titolo occasionale (quindi entro i 5.000 euro della no tax area).

Il problema che questa Quota solo l'inizio della fine del sistema anticipatorio pensionistico: troppo oneroso per le casse, probabile che nel lungo periodo diventino un disincentivo per coloro che vogliono uscire prima.

Costringendoli cos alla Fornero.

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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