L'Autorità, durante la riunione di Consiglio del 27 settembre 2023, ha approvato gli esiti delle attività di monitoraggio condotte su un secondo gruppo di centrali locali in rame, per le quali TIM ha espresso l'intenzione di disattivare la rete primaria in rame. La decisione è stata presa con il voto contrario della Commissaria Elisa Giomi.
I controlli effettuati hanno confermato che 1.342 centrali rispettano i requisiti previsti dalla normativa vigente in termini di copertura NGA e percentuale di migrazione dei clienti dalla rete in rame alla fibra ottica, permettendo così l'avvio del processo di decommissioning. TIM ha presentato un Piano per il progressivo disattivamento della sua rete di accesso in rame già nel 2017, che prevede la chiusura di circa 6.000 centrali su un totale di 10.000.
I clienti collegati a queste centrali, oggetto di disattivazione, continueranno a usufruire dei servizi di accesso alla rete fissa, ma verranno migrati, nella maggior parte dei casi, sulla nuova rete in fibra ottica (Fiber to the Home o una soluzione mista fibra-rame Fiber to the Cabinet), o, in rari casi, sulla rete mista fibra-wireless (Fixed Wireless Access).
Le procedure, i requisiti e i tempi stabiliti per l'attuazione del Piano, al fine di preservare le condizioni di concorrenza nel mercato dell'accesso, sono regolati dalla Delibera n. 348/19/CONS del 18 luglio 2019, che riguarda l'Analisi coordinata dei mercati dei servizi di accesso alla rete fissa secondo l'articolo 50 ter del Codice.
L'elenco delle 1.342 centrali, che si aggiungono alle 62 già valutate e approvate con la Delibera n. 34/21/CONS, è stato pubblicato sul sito web dell'Autorità attraverso la Delibera n. 238/23/CONS, al fine di garantire i tempi necessari di preavviso al mercato, a partire dai quali potrà essere avviato il processo di migrazione.
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