Accertamento fiscale illegittimo? Secondo la Cassazione spetta al contribuente dimostrarlo

05/08/2024 09:15

Accertamento fiscale illegittimo? Secondo la Cassazione spetta al contribuente dimostrarlo

I contribuenti non saranno felici di quest'ultima novit dalla Cassazione, soprattutto quelli che hanno (avuto) a che fare con gli accertamenti fiscali, almeno quelli che, secondo il contribuente, risultano in odor di illegittimit.

Con questa nuova disposizione della Cassazione, l'onere dimostrativo purtroppo non sar pi dell'Agenzia delle Entrate, bensi direttamente del contribuente.

Vediamo per cosa cambia, e come impedire di ritrovarsi nel groppone questo onere.

Per saperne di pi in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di Carlo Alberto Micheli.

Accertamento fiscale: cos' e come funziona

Prima di vedere il caso dell'illegittimit, facciamo un breve sunto sul funzionamento dell'accertamento fiscale in Italia.

L'accertamento fiscale un'attivit amministrativa che permette all?Agenzia delle Entrate di verificare l'eventuale irregolarit commessa dal contribuente in sede tributaria.

Parliamo di un'attivit che in Italia avviene raramente.

Stando al Rendiconto Generale dello Stato 2022, la probabilit di subire un controllo fiscale in Italia non supera il 4% e solo per alcuni settori, come le costruzioni, arriva a sfiorare il 6%.

Va detto per che se l'accertamento positivo, il contribuente sar sanzionato, e verr raggiunto da un provvedimento impositivo in cui gli si intima il pagamento dell'irregolarit riscontrata.

Ovviamente, oltre al recupero del gettito dovuto, l'Agenzia richieder anche il pagamento di una o pi sanzioni.

Si parla di sanzioni che possono ammontare anche al 240% delle imposte dovute (ad esempio, in caso di omessa dichiarazione, se l'imposta di 10mila euro, bisogner pagare 24mila euro), a meno che il debito non sia cos alto da sfociare nel penale.

Accertamento fiscale: quando illegittimo

L'illegittimit di un accertamento fiscale pu dipendere da molti aspetti, come ad esempio la mancanza di una motivazione.

Da provvedimento qual , necessaria una motivazione per consentire l'accertamento e al tempo stesso garantire al contribuente la massima trasparenza in riferimento all?atto in cui coinvolto.

Tale motivazione deve essere chiara e comprensibile, e contenere i fatti costitutivi della pretesa impositiva, oltre che le norme di diritto violate dall'agire del contribuente, pi i documenti citati nella motivazione.

Basta la mancanza di una sola di queste parti per far scattare l'illegittimit.

Cos come anche la tempestivit.

Se l'atto non viene eseguito entro un periodo preciso, esso non ha pi valore.

A titolo d'esempio, il valore dell'accertamento decade se, dopo 5 anni dalla data di presentazione della Dichiarazione, l'Agenzia non riuscita a recuperare il gettito non versato.

E cos anche la notifica dell'atto, che perde valore dopo 8 anni dalla mancata presentazione della Dichiarazione (5 anni se presentata ma senza versamento).

Accertamento fiscale illegittimo: l'ordinanza della Cassazione

Tornando dunque al nostro caso, stando all?ordinanza n.

17573/2024 del 26 giugno 2024, come riporta FiscoOggi, la Suprema Corte ha precisato che, in certi casi, l'annullamento di un accertamento fiscale per illegittimit pu avvenire solo se a dimostrarlo sia il contribuente.

E' quanto stabilito per il caso di un contribuente che s' trovato con l'Agenzia che prima ha effettuato alcune indagini e accertamenti su una terza societ a responsabilit limitata, e poi risalita a questi come "soggetto interposto e regista occulto" della societ.

Da l l'avvio di altre indagini bancarie, che hanno portato alla scoperta di tre movimentazioni prive di giustificazione, due delle quali relative all?incasso di assegni.

Dopo aver presentato ricorso, il contribuente si visto rifiutare la richiesta in primo grado, con tanto di conferma dalla Commissione tributaria regionale del Lazio.

Rivolgendosi poi alla Cassazione, il contribuente ha sostenuto inoltre che l'accertamento fosse illegittimo, riporta il sito:

"[...] per carenza di motivazione in ragione dell?omessa notificazione del processo verbale di constatazione elevato nei confronti della societ a responsabilit limitata che ne costituiva [...] il presupposto con conseguente lamentela di lesione del proprio diritto di difesa."

Nonostante ci, la Cassazione non gli d ragione: l'avviso valido se la motivazione completa e i riferimenti ad altri atti hanno solo un ruolo narrativo.

Se invece non cos, tocca al contribuente dimostrare non solo che gli atti sono a lui sconosciuti, ma anche che una parte del loro contenuto (ovvero gli atti) necessaria per garantire la completezza della motivazione dell'avviso.

Teoricamente il contribuente avrebbe diritto a comprendere la motivazione dell'avviso e cos degli atti richiarati con una motivazione per relationem, ma essa non prevista per tutti gli atti citati nell'avviso, se essi assumono un valore narrativo.

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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