Borse europee deboli in avvio

30/05/2023 09:29

Borse europee deboli in avvio

Le principali Borse europee hanno aperto la seduta deboli. Il Dax di Francoforte cede lo 0,05%, il Cac40 di Parigi lo 0,4%, il Ftse100 di Londra lo 0,2% e l'Ibex35 di Madrid lo 0,05%.
Gli investitori aspettano il voto al Congresso sull'innalzamento del tetto del debito Usa, dopo che nel weekend il presidente Joe Biden e Kevin McCarthy, speaker della House of Representatives (la Camera Usa), avevano annunciato di avere raggiunto un accordo, allontanando lo spettro di un default per Washington.

Preoccupa la possibilità di una "seconda ondata" di casi di Covid-19 in Cina, sebbene l'impatto economico dovrebbe essere più limitato rispetto alla precedente. Timori che arrivano dopo che la ripresa dalla fase di lockdown dei mesi scorsi sembra rallentare.
Tra i titoli in evidenza Unilever -0,4%.
Il gruppo dei beni di largo consumo ha annunciato la prossima uscita del chief executive officer Graeme Pitkethly. Il manager lascerà il colosso britannico dopo oltre vent'anni per la fine del maggio 2024. Unilever ha dichiarato che avvierà una formale ricerca interna ed esterna per il suo successore.
Valneva +2,5%.

La biotech francese ha depositato la domanda per la commercializzazione in Canada del vaccino contro la chikungunya, malattia virale che viene trasmessa all'uomo da zanzare infette.
Nestlé -0,8%. Il gigante alimentare ha comunicato che François-Xavier Roger, executive vice president e chief financial officer, ha deciso di lasciare il gruppo elvetico dopo otto anni, per affrontare nuove sfide professionali.
La nuova chief financial officer di Nestlé sarà Anna Manz, che dal novembre 2020 ricopre lo stesso incarico in London Stock Exchange Group (Lseg). L'uscita di Manz dalla società-mercato britannico era prevista per il maggio 2024 ma Nestlé ha sottolineato che assumerà le nuove cariche (sarà anche executive vice president e membro del board) "non appena sarà liberata dai suoi attuali doveri".


Sul fronte macroeconomico in Spagna il tasso d'inflazione, secondo quanto comunicato su base preliminare dall'Instituto Nacional de Estadística (Ine, l'ente statistico di Madrid), in maggio ha segnato un declino al 3,2% annuo dal 4,1% di aprile (3,3% in marzo), contro il 3,5% del consensus.
Su base sequenziale l'indice dei prezzi al consumo è sceso dello 0,1% contro il precedente rialzo dello 0,6% (0,4% in marzo) e il progresso dello 0,1% previsto dagli economisti. L'indice armonizzato dei prezzi al consumo è invece aumentato del 2,9% annuo (3,8% in aprile) e calato dello 0,2% mensile (0,5% il precedente incremento).

RV - www.ftaonline.com

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