Crescono le piattaforme di trading: effetto Covid o c'è di più?

News Mercati News Mercati - 25/03/2021 15:53

Crescono le piattaforme di trading: effetto Covid o c'è di più?

Nell’ultimo anno è aumentato in modo considerevole il numero di persone registrate sulle piattaforme per gli investimenti online, con il broker eToro passato da 12,3 milioni di utenti del 2019 a oltre 20 milioni di trader a marzo 2021. Il fenomeno ha riguardato tutti i principali operatori del settore, mostrando un maggiore interesse da parte dei privati nei confronti dei servizi di trading online.

Secondo gli esperti il motivo principale è stato l’effetto Covid-19, infatti la pandemia ha costretto milioni di persone a tagliare le spese, con i risparmi degli italiani che sono arrivati a quasi 1.700 mila miliardi di euro a fine 2020 in base alle rilevazioni dell’Abi. L'ampia disponibilità economica si è scontrata con poche possibilità di consumo, considerando le numerose restrizioni introdotte per limitare la diffusione dei contagi.

Allo stesso tempo, nel 2020 sono crollati i rendimenti dei titoli pubblici, gli interessi dei conti deposito e dei principali strumenti di risparmio, mentre l’azionariato USA e asset come le criptovalute hanno messo a segno una crescita record. Questo contesto unico è stato favorito dalle nuove tecnologie, con le piattaforme e le app per gli investimenti online che garantiscono ormai un’eleva accessibilità ai mercati finanziari.

Perché sempre più persone scelgono di fare trading online?

Le condizioni particolari del 2020 hanno spinto molte persone a investire per la prima volta, passando dal classico conto in banca ai servizi degli intermediari finanziaria specializzati. Questi operatori hanno ridotto negli ultimi anni le barriere d’ingresso per cominciare a fare trading, consentendo di iniziare con un capitale sempre più basso e diminuendo i costi fissi sulla compravendita di azioni e il trading CFD.

In base alla selezione di piattaforme di trading online consigliate da portali specializzati come Corsotradingonline.net, si nota subito come i broker più gettonati del settore propongano un deposito minimo molto più basso rispetto a qualche anno fa. In media, l'importo va da 100 a 250 euro, una cifra che permette oggi a un numero elevato di persone di aprire un conto d’investimento e operare sui mercati finanziari.

Un altro aspetto da non sottovalutare è la rimozione dei costi fissi, infatti rispetto ai servizi d’investimento forniti dalle banche tradizionali i broker non applicano in genere commissioni prefissate, ma preferiscono caricare uno spread sugli eseguiti. Secondo questo sistema si paga in base al numero di operazioni realizzate e al valore delle posizioni aperte e chiuse, un approccio che avvantaggia i piccoli investitori e le attività più apprezzate dai trader principianti come il day trading.

Inoltre, è evidente come al giorno d’oggi l’educazione finanziaria sia più diffusa, grazie al maggiore accesso alle informazioni e all’utilizzo massiccio della tecnologia. Soprattutto tra i più giovani è in crescita la consapevolezza dell’importanza di investire parte del proprio reddito, un modo per raggiungere i propri obiettivi finanziari a seconda dei risultati che si vogliono ottenere, ad esempio incrementare le entrate nel lungo termine, oppure proteggere i risparmi dall’inflazione.

Quali sono gli investimenti preferiti dai trader retail oggi

I servizi finanziari di trading online attirano soprattutto utenti abbastanza giovani, il cui focus spesso sono le aziende con un brand forte e le nuove tecnologie. Secondo un report interno di eToro, uno dei broker più popolari in Italia e in Europa, l’età media delle persone che investono su internet con l’intermediario è di 34 anni, mentre il 62% dei trader negozia più di un asset operando su diversi prodotti finanziari.

Per quanto riguarda gli investimenti le criptovalute stanno monopolizzando l’attenzione, soprattutto il Bitcoin a causa del rally del prezzo della moneta digitale intrapreso dall’inizio del 2020 ad oggi. Subito dietro si posizionano gli investimenti sulle grandi società quotate come Apple, Tesla e Microsoft, il trading sulle materie prime e in particolare le posizioni sul petrolio, mentre tra gli indici il listino tecnologico USA Nasdaq 100 è senz’altro uno dei preferiti.

Sono in netto aumento anche gli investimenti in ETF, fondi che replicano l’andamento di un indice o di un insieme di titoli tematici, ad esempio le azioni dello S&P500 o dell’FTSE Mib. Gli ETF hanno il vantaggio di essere semplici, flessibili in quanto senza scadenza, economici grazie a commissioni di gestione basse e trasparenti, poiché negoziati in Borsa e con un livello di rischio ben definito, per questo motivo sono molto richiesti per incrementare la diversificazione.

Al giorno d’oggi sono in crescita gli investimenti ESG, i quali prevedono la valutazione degli asset in base a una serie di criteri etici, ambientali e di governance, parametri considerati indispensabili soprattutto per operazioni di lungo termine. Senza dubbio, il trading online rappresenta ormai un servizio particolarmente popolare per vari motivi, una tendenza consolidata destinata ad aumentare in futuro, con la previsione di un numero sempre maggiore di persone desiderose di investire in modo autonomo i propri soldi.

 

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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