Rottamazione Fiscale: Intrum interessata al recupero crediti dello Stato

15/03/2025 10:00

Rottamazione Fiscale: Intrum interessata al recupero crediti dello Stato

Il problema del recupero crediti dello Stato non si risolve con la Rottamazione ma occorre affidarsi a chi fa questo lavoro di professione. 
È l'dea avanzata da Enrico Risso, AD di Intrum Italy, società del settore del credito nata da una joint venture tra Intrum Group (51%) e Intesa Sanpaolo (49%), nel corso dell'audizione dinanzi alla Commissione Finanze del Senato sul Disegno di Legge 1375 sulla rateizzazione a lungo termine dei carichi fiscali.

Risso ha sottolineato che il magazzino fiscale italiano può essere immaginato come un sistema in forte squilibrio che continua ogni anno a riempirsi più rapidamente di quanto riesca a svuotarsi. 

A fronte di circa 60-70 miliardi di euro di nuovi crediti annui, non si superano i 15-20 miliardi di recuperi effettivi, con un Tasso Medio di Recupero annuo (calcolato sullo stock totale pari a quasi 1.300 miliardi) di appena l'1,3%. 

Percentuale significativamente inferiore a quella che gli operatori specializzati privati, i Servicer, che riescono abitualmente ad ottenere, secondo Risso, Tassi Medi di Recupero che superano il 10% per i crediti più recenti e compresi tra il 3% e il 5% su quelli di più vecchia data.

Secondo Risso la sola Rottamazione non basta per affrontare in maniera strutturale il problema del credito fiscale e a riportare il sistema in equilibrio ma occorre un intervento più ampio, ispirato all'esperienza maturata nel sistema bancario dell'ultimo decennio. Per migliorare le performance di riscossione servirebbe agire su 3 leve: Esternalizzazione dell'attività di recupero attraverso partnership con Servicer specializzati; Crash program per accelerare il recupero di specifici cluster, in particolare sui nuovi flussi; Cessioni di pacchetti di crediti in stock.

Nell'ambito della prima leva, secondo Intrum, potrebbe essere introdotta una partnership pubblico-privato tra Agenzia delle Entrate Riscossione - ADER (o altro soggetto a partecipazione pubblica) e i Servicer privati. Un approccio simile a quello del Regno Unito, si avvale di un outsourcing a favore di 8 player specializzati privati (e su cui anche Intrum UK ha esperienza avendo lavorato per esempio con i Council di Slough e Fulham).

Il volume dei flussi di crediti fiscali è oltre 3 volte quelli prodotti da tutto il sistema bancario (oltre 60 miliardi di euro di nuovi crediti fiscali contro circa 20 miliardi di nuovi flussi a deteriorato bancari), e lo stock è circa 5 volte superiore (1.267 miliardi di "magazzino" di crediti fiscali contro i circa 260 miliardi di crediti deteriorati di origine bancaria). Per evitare di spostare il collo di bottiglia sui Servicer, Intrum propone di affidarsi a società che abbiano sviluppato piattaforme tecnologiche che fanno uso anche dell'Intelligenza Artificiale per garantire una capacità massiva di lavorazione dei ticket piccoli (ad esempio sotto i 10.000 euro) impossibile per una società con un modello operativo tradizionale.

Intrum ha acquisito nel 2023 Ophelos, una fintech UK che ha sviluppato una piattaforma digitale integrata basata sull'Intelligenza Artificiale, "Master Legal" in grado di gestire ingenti masse di crediti, e che potrebbero ad esempio essere incaricati della gestione dei cluster caratterizzati da procedure concorsuali o da vertenze legali. Non a caso Intrum Italy ha rilevato nel 2022 lo studio legale i-Law che oggi conta 160 professionisti.

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