Delisting, anche Bialetti lascia la Borsa. La cinese Nuo rileva il 78,5% del capitale

16/04/2025 14:00

Delisting, anche Bialetti lascia la Borsa. La cinese Nuo rileva il 78,5% del capitale

È un duro colpo al Made in Italy e alla capacità imprenditoriale nazionale, appena celebrate, oltre che alla Borsa da sempre indicata come fonte delle risorse per sviluppare le imprese.

Nuo Octagon ha sottoscritto due contratti di compravendita per l'acquisto complessivo del 78,567% del capitale sociale di Bialetti Industrie. Come si legge in una nota, a seguito del closing, atteso entro fine giugno, sarà promossa un'Opa obbligatoria sulle restanti azioni in circolazione di Bialetti, finalizzata al delisting. Nel dettaglio, Nuo Octagon ha perfezionato la sottoscrizione di due contratti di compravendita, uno con Bialetti Investimenti e Bialetti Holding (entrambe interamente detenute da Francesco Ranzoni, presidente del Cda di Bialetti Industrie) per l'acquisto del 59,002% in loro possesso per un corrispettivo complessivo di 47,334 milioni di euro, e un secondo contratto con Sculptor Ristretto Investment per circa il 19,565% del capitale per 5,731 milioni. Il valore economico effettivo del vendor loan stimato dall'acquirente risulta essere non inferiore a 13,3 milioni, che corrisponde a un valore implicito dell'acquisto delle partecipazioni in Bialetti non inferiore a 42,634 milioni. Assumendo questa valorizzazione del vendor loan, il corrispettivo dell'Opa sarebbe non inferiore a 0,467 euro per azione. "La compravendita si inserisce nell'ambito di una più ampia operazione legata al rifinanziamento dell'indebitamento di Bialetti oggetto dell'accordo di ristrutturazione del debito, finalizzata a promuovere la crescita e lo sviluppo di Bialetti e delle società del gruppo facente capo alla stessa", si legge in una nota.

In particolare, si prevede che il rifinanziamento dell'indebitamento esistente di Bialetti abbia luogo tramite un finanziamento junior, di importo massimo pari a 30 milioni, che sarà concesso da parte di illimity Bank e Amco Asset Management Company, e un finanziamento senior di massimo 45 milioni, che sarà concesso in favore di Bialetti da parte di un pool di istituzioni finanziarie guidate da Banco Bpm, in qualità di banca agente, mandated lead arranger e banca finanziatrice, Bper Banca e Banca Ifis, in qualità di banche finanziatrici, e che ricomprenderà una linea di credito revolving, oltre a una possibile linea aggiuntiva a supporto del capitale circolante di Bialetti, fino a un massimo di ulteriori 5 milioni, in caso di intervento di un ulteriore finanziatore.

Al rifinanziamento contribuiranno apporti di equity da parte di Nuo Octagon per almeno 49,5 milioni totali, per effetto dei quali interverrà una riduzione significativa dell'indebitamento esistente del gruppo. Nuo Octagon ha ricevuto dai propri soci equity commitment letter, rilasciate anche nell'interesse dei venditori, dell'importo di complessivi 71 milioni, che manifestano disponibilità, al closing, in capo a Nuo Octagon, di risorse finanziarie sufficienti ad adempiere al pagamento del prezzo della compravendita. Inoltre, è previsto che in correlazione con il subentro di Nuo Octagon nel controllo della società, in vista del rinnovo degli organi sociali e della possibilità che l'assemblea degli azionisti abbia luogo prima del closing, Bialetti Investimenti e Bialetti Holding si sono impegnate a depositare e votare una lista per la nomina di un Cda di sette candidati che includa, tra l'altro, Egidio Cozzi, tre candidati designati dal venditore e un candidato designato dall'acquirente, e una lista per la nomina del Collegio Sindacale composta da due candidati sindaci effettivi espressione dei venditori e tre candidati (un sindaco effettivo e due sindaci supplenti) espressione dell'acquirente.

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