FOMC Preview: FED pronta a tutto per abbassare le pressioni inflazionistiche

14/06/2022 16:46

FOMC Preview: FED pronta a tutto per abbassare le pressioni inflazionistiche

A cura di Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia

È arrivato il momento della riunione di due giorni del FOMC, la commissione operativa della Federal Reserve. Fino a 10 giorni fa il mercato scontava con elevate probabilità una riunione poco interessante con la conferma di un rialzo dei tassi di interesse di 50 basis points dallo 0,75%-1% al nuovo range di 1,25%-1,50%. Dopo gli ultimi report sull’inflazione le prospettive sono cambiate e sul tavolo delle decisioni del FOMC gli esperti economisti statunitensi proporranno anche uno scenario con un rialzo dei tassi di interesse di 75 punti base. I dati sull’inflazione di maggio (+8,6% a/a rispetto ad attese fissate al +8,3%, livello più alto dal dicembre 1981) e l’indagine pubblicata dalla Federal Reserve di New York sull’andamento delle aspettative di inflazione a un anno delle famiglie americane (in forte rialzo al 6,6% a maggio rispetto al +6,3% del mese precedente) hanno aumentato i timori dei banchieri centrali statunitensi sulla consistenza e sulla forza delle pressioni inflazionistiche.

A nostro avviso gli scenari che saranno votati in questa due giorni di meeting dai banchieri centrali statunitensi sono: A) continuare con il sentiero prefissato per giugno con un aumento di 50 bps utilizzando toni molto da falco per le prossime riunioni con possibili aumenti di 75 bps in caso di mancato allentamento delle pressioni inflazionistiche, B) essere falchi da subito rialzando il costo del denaro di 75 bps portandoli al nuovo range di 1,50%-1,75%.

Tenendo conto dei dati sull’inflazione e sulle aspettative di inflazione ci aspettiamo che lo scenario di un aumento significativo del costo del denaro negli Stati Uniti sia al momento quello più probabile (incremento di 75 punti base a 1,50%-1,75%. A differenza dell’inflazione in Europa dominata dalle dinamiche dell’offerta, negli Stati Uniti le pressioni arrivano sia dall’offerta che dalla domanda. Al momento la priorità della banca centrale è tornare ad avere il controllo sull’inflazione, perso negli scorsi mesi a causa di errori di valutazione da parte dei banchieri centrali del FOMC sulla temporaneità delle pressioni inflazionistiche.

 

 

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