CAPITOLO 1 - ANALISI TECNICA E ANALISI FONDAMENTALE: UN CONFRONTO
1.2 Definizione di analisi fondamentale
È necessario definire ora cosa si intenda per analisi fondamentale e su quali assunti
essa si basi. Operare sul mercato finanziario attraverso questo approccio significa decidere
di comprare o vendere un bene ufficialmente quotato, sulla base della discrepanza tra il prezzo
ed il suo vero valore; ci si propone quindi di calcolare il valore teorico di un bene (che
nell'ambito del nostro lavoro sarà un titolo azionario), che verrà assunto come
base di confronto per analizzare l'ampiezza degli scostamenti tra tale valore e la quotazione
espressa dal mercato.
L'analisi fondamentale consiste infatti non nell'analisi degli scambi, ma piuttosto nell'analisi
dell'oggetto scambiato; non nello studio dei prezzi, dunque, ma dei fattori che determinino
quei prezzi. Un bene quotato ha un proprio valore effettivo che il fondamentalista ha lo
scopo di determinare. Il mercato tende ad esprimere questo "giusto prezzo" nella quotazione in
modo più o meno rapido; se vengono individuate delle distorsioni, l'analista
dovrà comportarsi coerentemente ed intraprendere azioni d'acquisto (vendita) se il bene
è sottovalutato (sopravvalutato).
Il processo di analisi fondamentale si articola secondo diversi livelli di generalità:
innanzitutto viene effettuata la cosiddetta indagine strutturale, che esamina l'ambiente
macroeconomico di riferimento (analisi economica). Ricorrendo a modelli di tipo econometrico,
più o meno complessi, vengono interpretate e descritte le relazioni che si instaurano
tra le grandezze economiche interessate, tramite un articolato intreccio di relazioni
matematiche. Mentre questi modelli macroeconomici sono indispensabili perché i governi
possano definire le proprie scelte di politica economica, simulando possibili situazioni con
un'analisi di tipo what if, essi risultano meno utili per guidare quotidianamente
l'operatore sui mercati finanziari. Alcuni limiti dei modelli macroeconomici di tipo
econometrico sono infatti:
- la significatività dei dati dipende da una revisione costante e accurata, con costi
di conseguenza elevati.
- i parametri sono poco controllabili, perché sono molto numerosi e variano nel tempo,
cosicché il risultato del modello viene pesantemente condizionato da piccole variazioni
apportate a questi parametri.
- la specificità del modello ne impedisce l'applicabilità ad altri mercati o il
suo utilizzo per diversi periodi.
- l'elaborazione dei dati può richiedere tempi lunghi, cosicché il modello
può fornire indicazioni non tempestive.
Nessun trader può pensare di subordinare le proprie decisioni sulla base delle
indicazioni fornite da questo tipo di modelli. È comunque auspicabile una conoscenza di
massima, volta perlomeno a stabilire i possibili effetti di accadimenti politico-economici
nazionali e internazionali su talune variabili determinanti il processo di valutazione di un
titolo azionario.
Un secondo livello di approfondimento dell'analisi fondamentale è costituito dall'
indagine particolare: all'interno di essa si distinguono poi un'analisi di tipo settoriale e
di tipo aziendale. Tale studio è diretto ad identificare le potenzialità
economiche, finanziarie e patrimoniali della società, per operare una stima corretta dei
flussi di reddito associati a quel particolare titolo azionario.
Viene considerato dapprima il segmento di mercato, per tentare di fornire una stima del livello
di competitività dell'azienda: si approfondiscono le relazioni tra domanda e offerta,
nonché il grado di concorrenza all'interno del settore, i costi ed il ciclo di vita del
prodotto, l'eventuale stagionalità della produzione, possibili effetti di
regolamentazioni nazionali o estere.
L'analisi fondamentale di tipo aziendale consiste invece nello studio dinamico dei bilanci
societari riferiti a più esercizi: attraverso comparazioni storiche, valutazioni
prospettiche e confronti con altre aziende appartenenti allo stesso settore, si vuole indagare
l'aspetto economico (capacità dell'azienda di produrre redditi futuri), l'aspetto
finanziario (capacità dell'azienda di mantenere un persistente equilibrio tra
fonti e impieghi) e l'aspetto patrimoniale (capacità dell'azienda di conservare
il proprio patrimonio nel tempo).
A fini operativi divengono poi molto utili gli strumenti della cosiddetta analisi
finanziaria. Si studiano e si costruiscono indici di apprezzamento borsistico, utilizzando
sia dati provenienti dai bilanci societari sia dati di mercato: esempi molto conosciuti ed
utilizzati possono essere considerati il rapporto Price/Earnings (prezzo/utili),
Earning Per Share (utili per azione), Ricavi/Patrimonio netto per azione,....
Una descrizione approfondita degli strumenti effettivamente utilizzati nell'analisi
fondamentale, sia per l'approccio di tipo aziendale che per l'analisi finanziaria, sarà
oggetto specifico del secondo capitolo; qui si è voluto solo fornire concetto,
presupposti e finalità di un approccio di questo tipo, per consentire successivamente il
confronto critico con l'analisi tecnica.